Recensioni
Mario Bortolotto, Corrispondenze, Brossura pp. 511, Adelphi 2010, Codice EAN: 9788845924972
I contenuti
Un Mozart assai meno apollineo di come viene solitamente dipinto, un Mendelssohn
tragico e moderno e un Verdi anziano, saturo di vitalità e contraddizioni;
una lettera al "cavaliere Gluck", l'intervista che Brahms decise di
rilasciare in esclusiva ai posteri e le feroci critiche di Hindemith e Strawinsky
allo "spaventoso gigante" Beethoven: sono solo alcune delle sorprese
che il nuovo breviario musicale di Mario Bortolotto ci riserva. Da Schubert
a Mahler, da Rossini a Wagner, Cajkovskij, Debussy, nessuno dei grandi maestri
manca all'appello, e tuttavia c'è spazio anche per autori e temi meno
perlustrati: Cherubini, Auber, Schmidt, l'operetta e i cori alpini già
cari a Benedetti Michelangeli, un inedito Leopardi teorico musicale e il colorito
epistolario di Berlioz... Ma la dimora elettiva di Bortolotto è senz'altro
il teatro, sicché a più riprese lo vediamo sondare lo stato di
salute dell'opera. Peregrinando dall'inarrivabile Staatsoper viennese ai palchi
parigini e da San Pietroburgo al Colon dell'Avana, fino a quei "piccoli
teatri esigenti" che soli, in Italia, resistono alla desolante "riduzione
del cosiddetto repertorio", Bortolotto esamina cantanti e direttori, trafigge
qua e là le "infelici trovate" e la "massiccia ignoranza"
di certi registi, eppure è sempre pronto a lasciarsi incantare dal miracolo
di una rappresentazione perfetta.
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