Recensioni
Mario Piatti - Enrico Strobino, ANGHINGO'. Viaggi tra giochi di parole e musiche, pag.92, libro + CD, Edizioni ETS 2003, ISBN: 884670777X
Alle volte basta il solo titolo per presentare un "libro che vorrebbe
invogliare tutti gli insegnanti e gli animatori musicali a partire da un modo
primordiale del fare musica: usare la voce per fare suoni che abbiano sembianze
musicali, pensare a una musica che nasca da testi parlati, dalla trasformazione
delle parole quotidiane, su su fino alle filastrocche e alle canzoni" (pag.
7).
Riflessioni e spunti operativi si alternano pagina dopo pagina accompagnando
il lettore in un campo di esplorazione, di gioco e di ricerca intorno alla voce,
parlata e cantata. Gli autori lo fanno innanzitutto suggerendo modalità
per inventare testi in rima, prendendo a prestito modelli di filastrocche note,
ma anche inventando esecuzioni su testi d'autore, da leggere ad alta voce secondo
una prassi espressiva ancora troppo poco usata a scuola. Infatti, già
con i più piccoli "il testo di una filastrocca può essere
considerato come un nucleo generativo, un oggetto stimolo che dà vita
a molteplici attività legate alla vocalità, alla strumentazione,
al movimento e all'espressione corporea; un testo, quindi, che è un pretesto
per costruire eventi musicali, cioè situazioni dove la produzione di
materiali sonori avviene in un particolare contesto espressivo e comunicativo,
assumendo, sia per chi suona e canta sia per chi ascolta, uno specifico valore
e significato legato alle sensazioni, alle emozioni, ai vissuto di ciascuno"
(pag. 22).
Non è quindi solo la funzionalità dei materiali proposti a fare
la differenza, ma anche il modo in cui appropriarsene: variandoli, reinventandoli
in presa diretta, a seconda del feedback che bambini e ragazzi sapranno dare.
Tra i materiali a cui attingere non può passare inosservato il Piccolo
sillabario cantato, ricco di nonsensongs, simpatico neologismo che indica
canzoni senza senso, di scat singing, secondo la pratica del canto jazz,
e tutta una serie di rap e altri giochi per suonare con la voce, anche
parlata, come se fosse uno strumento musicale. In realtà lo è
a tutti gli effetti ma spesso ci dimentichiamo che la voce può oltrepassare
"la quotidiana funzione razionale, comunicativa, concettuale, per avvicinarsi
a quella estetica, sensuale, materica". A pensarci bene a volte pesa di
più l'aspetto della phonè, del suono, che quello della
semantikè, del significato. Non a caso il primo appartiene al
mondo infantile, il secondo al linguaggio degli adulti e questa osservazione
già ci suggerisce quali modalità comunicative sono più
adatte a lavorare con bambini e ragazzi, o meglio su quali aspetti è
consigliabile giocare. "Il testo di conte e filastrocche infatti non ha
bisogno di motivazioni logiche e molte volte non necessita nemmeno di un significato:
è sufficiente il senso ritmico, o meglio, il nonsense, il gioco
delle rime e di altre parentele di parole, la rincorsa verbale. (…) Meccanismi
propulsivi, filastrocche e conte sono generatrici di suono e movimento, più
che di significato e narrazione: è la lingua stessa come oggetto materiale
a far da protagonista. Di qui al linguaggio magico il passo è breve (…)"
(pag. 24).
Mario Piatti ed Enrico Strobino ci accompagnano a giocare con la voce, dalla
filastrocca alla canzone, compiendo improbabili viaggi in paesi abitati da popoli
con lingue strane e immaginarie, magari dove l'onomatopea regna sovrana e tutti,
come se niente fosse, parlano con il linguaggio di Arlecchino.
Completa il testo un cd con dieci canzoni originali, molte su testo di Gianni
Rodari, scritte dagli autori e arrangiate con gusto e varietà, e due
documentari di esperienze, Sumaloko Suite e StorieS, interessanti
per ascoltare alcuni esiti espressivi degli stessi materiali proposti. Infine
Vociferando, un divertimento per voce recitante e pianoforte, per ribadire
ancora una volta il possibile legame fra la pratica didattica e la performance
artistica, in questo caso quella del reading.
Anghingò infatti non è solo rivolto a educatrici della
scuola dell'infanzia, docenti di musica delle scuole secondarie, animatori musicali
in genere, ma è anche consigliato a tutti coloro che vogliono esplorare
le potenzialità della voce, mettendosi in gioco con la propria musicalità
ed espressività.
Davide Donelli
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