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Musica a un passo da Bologna

Presentata la seconda edizione del Varignana Music Festival, tra gli ospiti Ezio Bosso, Mario Brunello, il Quartetto di Cremona e Julian Rachlin

Presentata la seconda edizione del Varignana Music Festival, tra gli ospiti Ezio Bosso, Mario Brunello, il Quartetto di Cremona e Julian Rachlin

Alla presenza di Bruno Borsari (Direttore Fondazione Musica Insieme e curatore del Varignana Music Festival, (Vittorio Morelli, General Manager Palazzo di Varignana) e Simone Gramaglia (violista Quartetto di Cremona) è stata presentata a Milano la seconda edizione del Varignana Music Festival, che si svolgerà dal 10 al 18 luglio all'interno dell'incantevole scenario di Palazzo di Varignana Resort & SPA, una destinazione esclusiva immersa in un parco di venti ettari, poco distante dal centro di Bologna. Il Varignana Music Festival, diretto da Bruno Borsari (Fondazione Musica Insieme), presenta una line up prestigiosa con alcuni tra i più importanti protagonisti della classica, configurandosi, per la qualità della programmazione e il valore degli artisti ospitati, come unico Festival di rilevanza internazionale del territorio metropolitano bolognese. Fra le molte novità in cartellone, fondamentale per il Varignana Music Festival 2015 sarà la presenza di quello che è oggi il più celebre violoncellista italiano al mondo, Mario Brunello, protagonista di una ‘carta bianca’ che animerà interamente le tre giornate d’apertura del Festival, dal 10 al 12 luglio. Primo italiano nel 1986 a vincere il Concorso “ÄŒajkovskij” di Mosca, Brunello è invitato dalle più prestigiose orchestre, diretto da Temirkanov, Abbado, Chailly, Pappano, Muti, Ozawa. A Varignana, Brunello presenterà alcuni progetti inediti che prevedono la collaborazione di numerosi artisti ospiti, fra i quali il compositore e pianista Ezio Bosso, unico musicista italiano ad aver ricevuto l’Italian Grammy, e autore di pagine dall’eccezionale fascino e impatto emotivo, fra cui la celebre colonna sonora di Io non ho paura di Salvatores. Brunello sarà poi protagonista di un’originale ‘conversazione-concerto’ con Gustavo Zagrebelsky, giurista italiano già Presidente della Corte Costituzionale, sull’interpretazione di due testi sacri come una sonata di Schubert e la Costituzione.

Altro special guest, in due recital tutti brahmsiani il 13 e il 17 luglio, sarà Julian Rachlin, violinista, violista e direttore d’orchestra fra i più acclamati, e attivo dal 2010 anche come Ambasciatore UNICEF; accanto a lui Itamar Golan, pianista da oltre vent’anni al fianco di solisti come Maisky, Mintz, Repin, Vengerov, e che ascolteremo anche il 14 luglio in un suggestivo programma a quattro mani con la pianista giapponese Natsuko Inoue. Si riconferma poi la presenza di un interprete d’eccezione qual è Alexander Romanovsky, vincitore ancora diciassettenne del prestigioso Concorso “Busoni” 2001, oggi pianista invitato dalle principali compagini, quali Royal Philharmonic Orchestra e Filarmonica del Teatro alla Scala, e recentemente apparso come solista con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la direzione di Antonio Pappano. Oltre a esibirsi in duo con Mario Brunello venerdì 10 luglio in un programma espressamente creato per l’inaugurazione del Varignana Music Festival, il 15 luglio Romanovsky sarà protagonista di un recital solistico sulle pagine più amate di Beethoven e Chopin, mentre il 16 lo vedrà impegnato in duo con la violoncellista statunitense Christine Walewska, straordinaria interprete ammirata dai massimi artisti del Novecento, quali Rubinstein, Arrau, Heifetz, in un programma che spazierà dalle note di Bach alle danze argentine di Piazzolla, Bragato, Bolognini. Infine, un orgoglio tutto italiano come il Quartetto di Cremona, ospite regolare delle principali sale e universalmente considerato quale il vero erede dello storico Quartetto Italiano, sarà protagonista di due appuntamenti, accanto a Brunello sabato 11 luglio e nel concerto conclusivo del festival, sabato 18, quando Rachlin e Romanovsky si uniranno al Quartetto per un gran finale in musica. 

I protagonisti

Mario Brunello
Reduce da una lunga tournée in Cina e Giappone con l’Accademia di Santa Cecilia e Antonio Pappano, Mario Brunello non è soltanto il primo italiano ad essersi aggiudicato il Concorso “ÄŒajkovskij” di Mosca, esibendosi con direttori quali Gergiev, Temirkanov, Jurowski, Abbado: da anni si dedica anche con passione a progetti alternativi, collaborando fra gli altri con Marco Paolini, Uri Caine, Paolo Fresu, Stefano Benni, Moni Ovadia. A Mario Brunello sarà affidata una ‘carta bianca’ che lo vedrà protagonista delle prime tre giornate del Festival: l’inaugurazione (venerdì 10 luglio) con un recital in duo con Alexander Romanovsky (musiche di Lekeu e Rachmaninov), un concerto insieme al Quartetto di Cremona (sabato 11 luglio, musiche di Bach e Schubert), una conferenza-concerto con il giurista Gustavo Zagrebelsky (12 luglio alle ore 17:00) ed un concerto con Ezio Bosso (12 luglio alle ore 20:00). Alexander Romanovsky Balzato agli onori delle cronache internazionali appena diciassettenne, in seguito alla vittoria del Premio “Busoni” 2001, oggi Alexander Romanovsky è invitato dalla Royal Philharmonic Orchestra di Londra come dalla Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, e dall’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, esibendosi fra l’altro sotto la guida di Gianandrea Noseda e Vladimir Ashlenazy. Alexander Romanovsky si esibirà nel concerto inaugurale con Mario Brunello (venerdì 10 luglio), in un recital per pianoforte solo (mercoledì 15 luglio), in duo con Christine Walewska (giovedì 16 luglio) e nel concerto finale con il Quartetto di Cremona e Julian Rachlin (sabato 18 luglio).

Quartetto di Cremona
Formatosi presso l'Accademia Stauffer di Cremona e perfezionatosi con Piero Farulli del Quartetto Italiano e Hatto Beyerle dell'Alban Berg Quartett, il Quartetto di Cremona si è imposto come realtà cameristica fra le più interessanti sulla scena internazionale. Considerato dalla critica il vero erede del celebre Quartetto Italiano, la sua recente incisione integrale dei Quartetti di Beethoven è stata premiata da BBC Music Magazine, dalla britannica Strad, e dalla tedesca Fonoforum. Il Quartetto di Cremona si esibirà insieme a Mario Brunello (sabato 11 luglio) e nella giornata finale del Festival (sabato 18 luglio) con Julian Rachlin e Alexander Romanovsky. Gustavo Zagrebelsky Professore emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università degli studi di Torino, nel 1995 Gustavo Zagrebelsky è stato nominato giudice costituzionale dal presidente Scalfaro, e nel 2004 è stato Presidente della Corte Costituzionale. Collabora con i quotidiani La Repubblica e La Stampa, ed è socio dell’Accademia nazionale dei Lincei. Pianista per passione, Zagrebelsky forma con Mario Brunello un inedito duo, con il quale domenica 12 luglio (ore 17) dialogherà sull’arte dell’interpretazione di ‘testi sacri’ come la Costituzione… o uno spartito musicale, ed eseguirà il celebre “Arpeggione” di Schubert.

Ezio Bosso
Contrabbassista, pianista, compositore e direttore d'orchestra, Ezio Bosso si esibisce nelle sale più prestigiose e insieme si dedica alla composizione di musica per il teatro e per il cinema, attirando l’attenzione del pubblico e della critica internazionale nel 2003, con la colonna sonora del film Io non ho paura di Gabriele Salvatores. Protagonista di progetti speciali con Pino Daniele, Gotan Project, Roberto Saviano, è l’unico compositore italiano ad aver vinto l’Italian Grammy. Insieme a Mario Brunello, Ezio Bosso si esibisce domenica 12 luglio alle ore 20:00, con composizioni originali e musiche di Arvo Pärt, Johann Sebastian Bach, John Cage.

Julian Rachlin
Violinista, violista e direttore tra i più carismatici, Julian Rachlin si è distinto come il solista più giovane che abbia mai suonato con i Wiener Philharmoniker, debuttando con Riccardo Muti. Recenti e futuri impegni comprendono concerti sotto la direzione di Mehta, Gergiev, Temirkanov, Chailly, Gatti. “Goodwill Ambassador” dell'UNICEF per il suo impegno a favore dell’educazione, dal 2015 è Direttore ospite principale della Royal Northern Sinfonia. Rachlin sarà protagonista di due recital al fianco di Itamar Golan (lunedì 13 luglio e venerdì 17 luglio), con musiche di Beethoven, Mozart e Brahms, e per la serata conclusiva con Alexander Romanovsky e il Quartetto di Cremona (sabato 18 luglio)

Itamar Golan
Pianista lituano, docente presso la Manhattan School of Music di New York e al Conservatorio di Parigi, Itamar Golan si è esibito come solista con orchestre quali i Berliner Philharmoniker diretti da Zubin Mehta, la Royal Philharmonic sotto la guida di Daniele Gatti, l’Orchestra Filarmonica della Scala e i Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti. Oggi è tra i pianisti più richiesti dai solisti di tutto il mondo, impegnato dalla Carnegie Hall di New York come al Festival di Salisburgo. Itamar Golan sarà protagonista di due recital con Julian Rachlin (lunedì 13 luglio e venerdì 17 luglio) e insieme a Natsuko Inoue eseguirà un concerto per pianoforte a quattro mani, martedì 14 luglio.

Natsuko Inoue
Ospite regolare delle maggiori sale e dei più importanti festival internazionali, fra cui Internationaal Kamermuziek Festival Utrecht, Festival Pablo Casals di Prades, Dubrovnik Summer Festival, Natsuko Inoue ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui il Premier Prix di Radio France, il Premio “Maurice Ravel”, il primo premio al Concorso pianistico internazionale “Steinway & Sons”, con una menzione speciale per la musica da camera. Martedì 14 luglio sarà di scena insieme al pianista Itamar Golan in un programma per pianoforte a quattro mani su musiche di Schubert, Ravel e Brahms.

Christine Walewska
«Ha il suono più sensuale che io abbia mai udito in un violoncello… Lei è la sola violoncellista capace di togliermi il respiro», ha detto di lei il leggendario Arthur Rubinstein. L'americana Christine Walewska è stata del resto ammirata dai più grandi maestri del Novecento, quali Jascha Heifetz, Arthur Grumiaux, Claudio Arrau, e molti compositori, fra cui Aram Khačaturjan, le hanno dedicato le loro opere. Per la sua incisione del Concerto di DvoÅ™ák con la London Philharmonic è stata celebrata quale «massima interprete al mondo» di quel concerto. Christine Walewska sarà in concerto giovedì 16 luglio con Alexander Romanovsky, in un programma incentrato sulle pagine di Bach e Chopin, ma anche su tanghi e milonghe di Piazzolla, Bragato e Bolognini, il grande interprete e compositore argentino che la designò quale unica violoncellista autorizzata a eseguire i propri lavori.

Per informazioni:
www.palazzodivarignana.it
www.varignanamusicfestival.it 

Fonte: www.amadeusonline.net

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