Carlo De Martini, figlio di immigrati pugliesi in Lombardia poco dopo la Resistenza, ha iniziato a diciassette anni la sua avventura musicale negli Stormy Six (1973-78), si è diplomato in violino al Conservatorio Verdi di Milano e ha insegnato per i successivi 40 anni alla Civica Scuola di musica di Milano, oggi intitolata a Claudio Abbado, dove ha creato l’orchestra da camera Il Quartettone (1987-2010) e l’Orchestra dei Giovani (1991) che è tutt’ora attiva.
Ha diretto le Opere di Mozart “Flauto magico”, “La clemenza di Tito” e “Idomeneo” per il circuito regionale Lombardo e registrato come violinista, violista e direttore d’orchestra una cinquantina tra vinili e CD, tra cui l’integrale delle serenate di Mozart per orchestra (con strumenti originali, 2005, Amadeus) e i Concerti per violino di Mozart, con la partecipazione di Giuliano Carmignola (1997, Amadeus), ma si è soprattutto dedicato alla musica da camera: Quartetto di Milano (1978-1983), Johannes Trio (1981-1987), Duo con Laura Alvini (1987-1991), Quartetto Le Ricordanze (con strumenti originali 1992-1999), Ensemble Aglaia (1997-2004), La Gaia Scienza (strumenti originali,1998-2008), Classico Terzetto Italiano (dal 2005).
Ha collaborato a lungo con la “Camerata Academica Salzburg” di Sandor Végh negli anni 90 e con Il Giardino Armonico (dal 2008). Membro fondatore nel 1987 del “Festival der Zukunft” nella Svizzera Tedesca con Gyorgy Sebok e ospite frequente degli “Open Chamber Music” di Sandor Végh in Cornovaglia, ha lavorato per dieci anni all’interno del carcere di San Vittore di Milano, nel progetto di recupero “La Nave”, seguendo il coro dei detenuti. Nel 2018 ha pubblicato per l’editore Armelin un saggio sull’interpretazione delle Sonate e Partite per violino solo di Bach.