LABORATORIO PER MUSICISTI CON DSA E BES

Breve descrizione

IL LABORATORIO PER GLI ALLIEVI Capisco ma, imparo?

La convinzione che basti capire o provare attrazione per una composizione musicale per poterla imparare con facilità illude molto spesso lo studente, che affronta poi il percorso di apprendimento ingenuamente senza organizzare la propria pratica in direzione dei meccanismi che la conducono al successo esecutivo. In questo senso ci si affida alla semplice ripetizione o utilizzando strumenti come le varianti ritmiche, il metronomo ed esercizi di supporto preparatori che aumentano la fatica senza dare, però, un risultato durevole. Tale approccio è ancora più controproducente nel caso di disturbo di apprendimento, dove emerge l’urgenza di trovare un “sistema operativo” diverso che valorizzi i punti di forza dell’allievo e lo educhi sostanzialmente aindagare la sua natura attraverso lo studio della musica; scoprendo con lucidità che ogniproduzione dell’apprendimento dipende dalla funzionalità dei processi che l’hanno generato.

I partecipanti porteranno al corso le loro fatiche e difficoltà irrisolte sia con la lettura musicale che con l’esecuzione, lavorando insieme al docente per sperimentare sotto la sua guida le soluzioni proposte e modulate su ogni singolo caso. Da quest’esperienza condivisa si evincerà una serie di principi costanti che faranno chiarezza sul cosa fare e perché; a gestire, quindi, il fenomeno musicale camminando più saldamente sulle gambe della memoria e dell’attenzione.

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IL LABORATORIO PER GLI UDITORI
Se ascolto, capisco. Se vedo ricordo. Se faccio...imparo!

Il valore indiscusso dell’esperienza rende inaccettabile che quella musicale sia di difficile acquisizione o preveda un particolare talento per essere vissuta con soddisfazione. In realtà,quando c’è facilità il metodo è una strada veloce, quando no diventa impervia, faticosa e spesso interrotta. Abbiamo più bisogno, quindi, di conoscere i processi di apprendimento di chi percorre il curricolo educativo rispetto agli strumenti che ne costituiscono la prassi.

Osservando le strategie operate con gli allievi che parteciperanno al corso, unitamente alle spiegazioni fornite dal docente, sarà esplicitato ed esemplificato un approccio inedito alla pratica musicale, basato sulle evidenze neuroscientifiche più aggiornate; superando così i luoghi comuni della tradizione e la credenza di risolvere i problemi con l’intensità dell’applicazione.

I partecipanti al corso come uditori, siano essi insegnanti, allievi o genitori, scopriranno nella lezione aperta le qualità “invisibili” del sistema cognitivo in azione e le condizioni per poterle portare alla luce e utilizzarle proficuamente nella pratica musicale.