Livello intermedio
24 ore
Studenti
Docenti
Appassionati
Musicisti
Inizio:04-12-2018
Fine:07-12-2018
Scadenza Iscrizioni:31-10-2018
La Masterclass è dedicata al repertorio italiano per violoncello della prima metà del Settecento attraverso un viaggio ideale tra due capitali culturali: Venezia e Napoli. Si evidenzieranno le differenze stilistiche e formali delle sonate così come il differente linguaggio musicale e strumentale.
Gli studenti dovranno avere pratica e conoscenza dello strumento e arco barocco.
Violoncellisti moderni interessati alla prassi esecutiva antica potranno partecipare con lo strumento montando con corde di budello e arco storico.
Info e bando di iscrizione: http://www.turchini.it/it/attivita/bandi_concorsi/80/masterclass_di_violoncello_a_cura_di_catherine_jones/
Per approfondimenti: coordinamento@turchini.it
North & South: a Musical Journey from Venice to Naples with a cello
North (Venice/Venezia)
B. Marcello, Sonata 1, op 2. in Fa maggiore: Largo, Allegro, Largo, Allegro
G.B. Platti, Sonata I, sol minore: Adagio, non Presto, Largo, Allegro
A. Caldara, Sonata XVI sol maggiore: Adagio, Allegro, Largo, Allegro
A.Vivaldi, Sonata RV42 sol minore: Preludio, Allemanda, Sarabanda, Gigue
Intervallo
South (Naples/Napoli)
S. Lanzetti: Sonata opus 1 N V in la minore: Adagio cantabile, Allegro, Menuet - Andante
.P. Supriani Toccata VIII sol minore
S. Lanzetti Sonata opus 1, N VII in sol maggiore: Andante, Allegro, largo, Rondeau - Andante
Si affronterà il repertorio di pieno barocco veneziano con compositori nati tra il 1667 e il 1697, tutti strettamente legati al contesto della Repubblica e alla chiesa principale. Antonio Caldara studiò a San Marco come corista e Giovanni Platti venne impiegato come suonatore di violetta. Benedetto Marcello, che non era Cittadino Originario ma Patrizio fece parte del Maggior Consiglio, il massimo organo giudiziario della Repubblica, e naturalmente Antonio Vivaldi che del barocco veneziano e strumentale è esempio più noto. Questi compositori quasi contemporanei ritraggono uno splendido quadro del barocco veneziano al suo momento di massima gloria. Il violoncello in questa prima metà del Settecento si è ormai affrancato dal solo ruolo di strumento di continuo per sviluppare un repertorio di sonate e concerti solistici che ne espandono le capacità di registro e cantabilità. Tutte le sonate presentano la forma caratteristica delle composizioni strumentali veneziani di questo periodo: la forma da Chiesa in quattro movimenti: lento - veloce - lento - veloce.
Durante il XVII e il XVIII sec. la città di Napoli è stata uno dei centri musicali più importanti d’Europa; seconda solo a Parigi per numero di abitanti la città brulica di teatri, amatori e mecenati. I suoi conservatori possono vantare i migliori insegnanti e i teatri mettono in scena opere dei più celebrati compositori dell'epoca (il giovane e ancora sconosciuto Mozart esprimerà come massima ambizione lo scrivere un'opera per il S. Carlo). Nicola Antonio Porpora, Leonardo Leo, Nicola Fiorenza e Nicolò Sabatino sono tra i più importanti musicisti attivi a Napoli nella prima metà del secolo, tutti svolgeranno il doppio ruolo di compositori ed insegnanti e dalle loro classi usciranno alcuni tra i migliori cantanti e strumentisti napoletani. Si può affermare con una certa sicurezza che la grande epoca virtuosistica del violoncello prenda il via proprio da Napoli: violoncellisti compositori del calibro di Francesco Alborea, più noto come Francischiello, Francesco Scipriani, Salvatore Lanzetti, Andrea Caporale, Pasquale Pericoli, per citare i più conosciuti, sono napoletani. Musicisti che porteranno la loro tecnica raffinata e la sensualità del loro strumento nelle numerose corti europee che visiteranno nella loro carriera. I primi esempi di esercizi per lo strumento si trovano proprio a Napoli (Francesco Scipriani, toccate e sonate per apprendere a suonare il violoncello, manoscritto e destinato ai suoi alunni), da dove si evince l'altissimo grado di virtuosismo raggiunto nella città. Oltre a questo si nota la presenza di numerosi nobili dilettanti, tra cui il più celebre fu il Duca di Maddaloni, dedicatario dei concerti di Leonardo Leo e Nicola Fiorenza; altri grandi compositori scriveranno per il suo strumento su tutti Giovanni Battista Pergolesi con una mirabile Sinfonia per violoncello e basso continuo e Nicola Porpora con una sonata.
Bibliografia e discografia di riferimento:
- The Cello in Naples in the Early 18th Century: Teaching Methods and Performance Practice
Inés Salinas Blasco, Royal Conservatoire The Hague 12th February 2015 (English)
- Guido Olivieri, Geminiani e Napoli, Nuova Rivista Musicale Italiana (2000), vol.34, n.1 (It)
- Guido Olivieri, Cello Teaching and Playing in Naples in the Early Eighteenth Century: Francesco Paolo Supriani’s Principij da imparare a suonare il violoncello, Steglein 2009 US (E)
- Nel giardino di Partenope/ Sonate napoletane per violoncello, Gaetano Nasillo (Arcana 2016)
- Cello Napoletano: Nicolò Fiorenza’s Cello Concerti, Catherine Jones & Van Diemen’s Band (ABC Classic 2017)
- Concerti Napoletani per violoncello, G.Nasillo & Ensemble 415 (Zig Zag 2005)
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