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Il 29 maggio del 2015 a Settimo Torinese prende il via la ventesima edizione di Antiqua, la rassegna di musica antica organizzata dall’Accademia del Ricercare che nel corso del tempo ha saputo conquistare un pubblico sempre più numeroso e fedele e l’attenzione della stampa specializzata, fino a diventare una delle rassegne del genere più importanti e apprezzate a livello nazionale. A proposito di questo nuovo esaltante viaggio alla scoperta del repertorio preromantico, il direttore artistico della rassegna Pietro Busca ha recentemente dichiarato: «Nel 1995, quando abbiamo presentato la prima edizione di Antiqua, nessuno di noi avrebbe pensato che oggi ci saremmo trovati a festeggiarne la ventesima edizione, un traguardo straordinariamente prestigioso, anche in considerazione della grave crisi che colpisce da anni tutto il mondo. Vent’anni fa ci eravamo proposti l’obiettivo di favorire la diffusione presso il grande pubblico di opere e di compositori caduti nell’oblio da tempo tramite concerti tenuti dall’Accademia del Ricercare e da alcuni dei migliori ensemble di strumenti originali sia italiani sia stranieri. Una “ricetta” semplice ma efficace, che continuiamo a portare avanti ancora oggi, potendo contare sull’appoggio del folto pubblico che ci segue fedelmente, di molti organi di stampa locali e nazionali e delle istituzioni e degli sponsor privati che continuano a stare al nostro fianco anche in una congiuntura economica così difficile. Proprio in considerazione dei tempi difficili che stiamo vivendo, abbiamo deciso di portare avanti la politica dei concerti gratuiti, perché tutti – a partire dal sottoscritto e dal nostro presidente Claudia Ferrero – siamo fermamente convinto del fatto che la cultura debba essere alla portata del pubblico più vasto possibile, prime tra tutte le famiglie, e non prerogativa esclusiva di una élite ristretta. Mi piace poi sottolineare il fatto che le opere che presentiamo non costituiscono solo un fatto culturale di alto livello, ma esprimono anche una profonda gioia e un incontenibile ottimismo, beni di cui oggi nessuno può fare a meno». Per il concerto di inaugurazione della rassegna la scelta ovviamente non poteva che cadere sull’Accademia del Ricercare, che nella cornice della Chiesa di San Vincenzo di Settimo Torinese proporrà un programma incentrato sulla produzione di Antonio Vivaldi e di altri compositori attivi presso la corte di Dresda, città con la quale il Prete Rosso ebbe uno stretto e proficuo legame artistico grazie all’amicizia con il violinista Johann Georg Pisendel. L’Accademia del Ricercare diretta da Pietro Busca – per l’occasione affiancata dal basso Mauro Borgioni, dal soprano Laura Lanfranchi e dal mimo Gianluigi Ghiringhelli – sarà protagonista anche il 6 giugno nella Chiesa di Santa Marta di Romano Canavese per l’attesissimo allestimento della Serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi, capolavoro di comicità e di raffinatezza che viene ancora considerato tra i principali capisaldi della letteratura operistica del XVIII secolo. Il giorno successivo nella Chiesa dello Spirito Santo di Gassino – e in replica il 27 giugno nella Chiesa di San Grato di Trausella – i Solisti dell’Accademia presenteranno La lezione corelliana, un concerto che si pone l’obiettivo di andare alla scoperta dell’eredità stilistica del grande compositore di Fusignano presente nelle opere di autori di primissimo piano come Georg Philipp Telemann, Jean-Marie Leclair e Antonio Vivaldi. Il 12 giugno nella Chiesa di San Raffaele Arcangelo di San Raffaele Cimena sarà la volta dei tre migliori allievi del Corso Internazionale di Musica Antica dello scorso anno – i flautisti Johanna Kloppert e Julian Dodaj e il tiorbista Francesco Motta – che si esibiranno in un programma quanto mai variegato dedicato alla teatralità del Seicento musicale europeo, con l’accompagnamento dei docenti Manuel Staropoli, Massimo Sartori e Claudia Ferrero. Il 19 giugno nella suggestiva cornice della bellissima Chiesa di Santa Maria in Pulcherada di San Mauro l’ensemble torinese I Musici di Santa Pelagia diretto da Maurizio Fornero presenterà al pubblico La Ghirlanda musicale, una meravigliosa silloge di arie sacre dei Seicento veneziano eseguite dal contralto Marilena Mazzoni e dal tenore Alessandro Baudino, affiancati dal cornettista Andrea Inghisciano. Dalle sontuose sonorità barocche della Serenissima il 20 giugno Antiqua ci porterà nella Chiesa di Santa Marta di Romano Canavese per un concerto dedicato al grande Classicismo viennese, con tre melodiosi trii di Franz Joseph Haydn eseguiti dal flautista Mattia Laurella, dal violoncellista Antonio Fantinuoli e dal fortista Mario Stefano Tonda. Questo concerto verrà replicato il 5 luglio nella Chiesa di San Grato di Trausella. Il 26 giugno si tornerà nella Chiesa di Santa Maria in Pulcherada di San Mauro per ascoltare l’Accademia Hermans – un ensemble in vertiginosa crescita nel panorama filologico italiano – in Vivaldi vero o falso?, un concerto che metterà gli appassionati di fronte ad alcuni dei misteri tuttora irrisolti del grande compositore veneziano. Dopo le gradevolissime melodie vivaldiane, Antiqua presenterà il 4 luglio nella Chiesa di Santa Marta di Romano l’austero Officium Defunctorum di Tomás Luís de Victoria, uno dei capolavori più monumentali della letteratura sacra del Rinascimento europeo, nell’interpretazione del gruppo vocale e strumentale Festina Lente diretto da Michele Gasbarro. Nella stessa chiesa di Romano il 10 luglio l’ensemble Les Nations diretto da Maria Luisa Baldassari farà riscoprire al pubblico le sonorità ormai cadute quasi completamente nell’oblio del cornetto e del trombone rinascimentale in Un virtuoso dimenticato, un excursus nel repertorio della prima metà del XVII secolo, che si avvarrà anche della preziosa partecipazione del soprano Lia Serafini. Dopo una pausa di due settimane, il 26 luglio l’ensemble Tripla Concordia composto dai flautisti Walter van Hauwe, Lorenzo Cavasanti e Manuel Staropoli, dalla violoncellista Caroline Boersma e dal clavicembalista Sergio Ciomei sarà protagonista nella Chiesa di Santa Marta di Romano di The Complete(d) Triosonatas Project, un concerto comprendente una serie di trascrizioni di celebri opere cameristiche di Johann Sebastian Bach. Dalle raffinate architetture bachiane il giorno successivo si passerà sempre nella chiesa di Romano ad Amore o pazzia, un coinvolgente itinerario nelle infinite sfumature dell’amore declinato in chiave barocca, che vedrà come guida il soprano Marina Bartoli, accompagnata dal violoncellista Alessandro Palmeri e dal clavicembalista Claudio Astronio. Il 30 luglio nella Chiesa di San Michele Arcangelo di Scarmagno un nutrito ensemble composto dai docenti del Corso e da alcuni dei migliori strumentisti dell’Accademia del Ricercare riprenderà in esame l’eterna querelle tra gli stili italiano e francese con un programma comprendente alcune delle opere più rappresentative di François Couperin, Marin Marais, Antonio Vivaldi e Jean-Baptiste Lully (quest’ultimo – va sottolineato – nato a Firenze con il nome di Giovanni Battista Lulli). Il 31 luglio Antiqua si trasferirà nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Perosa Canavese per La sfida mancata, un concerto eseguito da un ensemble diretto da Lorenzo Cavasanti che vedrà il confronto tra le opere più conosciute dei due grandi coetanei Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel; al pubblico decidere quale sia il suo autore preferito. Come di consueto, la rassegna darà l’appuntamento all’anno successivo con il concerto di chiusura del Corso Internazionale di Musica Antica in programma il 2 agosto nella Chiesa di Santa Marta di Romano, con gli allievi e i docenti che condurranno per mano il pubblico in un programma molto variegato, che verrà coronato dalla cantata Es ist nichts Gesündes an meinem Liebe BWV 25 di Johann Sebastian Bach. Tutti i concerti sono a ingresso libero fino all’esaurimento dei posti disponibili e avranno inizio alle ore 21, fatta eccezione per il concerto conclusivo del 2 agosto, in programma alle 17. Per ulteriori informazioni in merito, il programma completo di ogni concerto, le note di sala e il curriculum degli artisti si può consultare il sito www.accademiadelricercare.com.
Fonte: www.amadeusonline.net
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