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Appello alle associazioni promotrici di scuole di musica, accademie, laboratori, ecc.

Nell’imminenza della riforma del c.d. “terzo settore” (associazionismo in particolare), invitiamo i responsabili e gli insegnanti a leggere attentamente quanto segue e a collaborare. SOS MUSICISTI sta lavorando per voi.

Nell’imminenza della riforma del c.d. “terzo settore” (associazionismo in particolare), invitiamo i responsabili e gli insegnanti a leggere attentamente quanto segue e a collaborare. SOS MUSICISTI sta lavorando per voi.

Oggetto:

Ricerca di soluzioni per le problematiche fiscali e previdenziali delle scuole di Musica nell’imminenza della legge di riforma del c.d. terzo settore (associazionismo)

Gent.li responsabili di associazioni musicali, scuole di musica, accademie, laboratori e simili.

Sono Vittorio Di Menno Di Bucchianico, segretario nazionale di SOS MUSICISTI,

Come ben sapete, gli obiettivi del nostro sodalizio sono essenzialmente volti al miglioramento delle attuali leggi sullo Spettacolo, notoriamente obsolete, confuse, intrise di burocrazia all’inverosimile e foriere d’ingiustizia sociale.

Per meglio portare all’attenzione del legislatore le rivendicazioni del settore musicale, le problematiche sono state raccolte in un documento denominato:

MANIFESTO DEI MUSICISTI.

(vedi in alto a destra)

Il documento è suddiviso in 4 capitoli e vari sottocapitoli

  1. Lavoro
  2. Previdenza
  3. SIAE
  4. SCUOLE DI MUSICA.

Come potete constatare, l’attività dell’insegnamento della musica, pur non essendo direttamente collegata allo Spettacolo, è stata comunque inserita tra le criticità, giacché con il passare del tempo, da secondaria o collaterale, è divenuta sempre più prioritaria, anche a causa della diffusa disoccupazione.

Vi invito in particolare a leggere con  la massima attenzione il quarto capitolo del Manifesto. http://www.sosmusicisti.org/manifesto-dei-musicisti/le-scuole-di-musica/

Vi è descritta ampiamente la funzione altamente culturale e sociale della attività, a fronte della inevitabile precarietà economica specifica del mestiere che, costringendo i responsabili a meccanismi fiscali ai limiti della legalità, espongono con facilità al perenne rischio di doversela vedere con malaugurate contestazioni da parte della Agenzia per le Entrate, dell’Inps, ecc.

Nel capitolo sono riportate le nostre proposte di defiscalizzazioni che da tempo stiamo portando all’attenzione del legislatore.

Purtroppo, puntualmente, ad ogni legislatura si verifica lo stesso problema: tanta fatica per essere capiti e ascoltati …  poi le cose vanno per le lunghe perché il legislatore ha altri problemi prioritari … cade il governo. … Punto e a capo!

n questo 2015 dobbiamo tentare il tutto per tutto.

Il momento è favorevole.

L’entità preposta a queste questioni c’è ed è SOS MUSICISTI. Anche se siamo ancora lontani da quanto è nelle nostre potenzialità, il sodalizio sta crescendo su tutto il territorio Nazionale.

Si evidenzia infatti una sorta di rassegnazione difficilmente spiegabile,  forse dovuta all’eccesso di impegni che ciascuno di noi profonde nell’attività stessa.

Le scuole di musica sono migliaia e si stima, con almeno 50mila addetti; spesso, come sopra accennato, con poche speranze di altra forma di occupazione.

Sono numeri di tutto rispetto. Se vi si aggiungono coniugi, conviventi, figli, genitori e quanti altri coinvolti … potremmo fare un partito!

Detto questo, nonostante gli scarsi mezzi, le pressioni di SOS MUSICISTI presso le istituzioni sono continue e ci giungono costantemente segnali positivi.

Il 18 febbraio siamo stati convocati alla 7° Commissione del Senato e ritenendola la sede adatta,  abbiamo presentato “in primis” i problemi delle scuole di musica, evidenziando la scarsa redditività dovuta alle “lezioni individuali” (rapporto uno a uno tra insegnante e allievo). Peculiarità che rende particolarmente difficile remunerare decorosamente gli insegnanti e regolarne la posizione fiscale e previdenziale. La precarietà è sistematica e inevitabile!

Inoltre, alla Commissione Lavoro della Camera, è in itinere la riforma del terzo settore (associazionismo).

Se non otteniamo qualcosa adesso, quando ricapiterà l’occasione?

Abbiamo bisogno di sostegno e fiducia al nostro sodalizio che è unico nel suo genere.

Abbiamo bisogno di numeri; siamo decine di migliaia, ma non siamo coesi!

Cosa Fare?

  1. Leggete attentamente il cap. n 4 del Manifesto al fine di rendervi conto di quanto il problema sia grave e diffuso su tutto il territorio nazionale. Non ci sono soluzioni al di là di mirate defiscalizzazioni per evitare umilianti meccanismi funambolici per aggirare (diciamolo francamente) tasse e contributi che non si potrebbero mai pagare.
  2. Nel menù “ Scuole di musica” del nostro sito vorremmo inserire l’elenco di tutte le scuole di musica che condividono le problematiche per le quali stiamo lavorando.

Vi chiediamo l’autorizzazione a riportare il nome della vostra associazione, con eventuale logo, recapito e altro; utile anche come formula  pubblicitaria.

  1. Iscrivere a SOS MUSICISTI il più possibile di persone FISICHE (i responsabili della scuola, gli insegnanti e i musicisti colleghi in genere). Fate iscrivere anche i familiari che condividono il vostro problema e la vostra esistenza.

L’iscrizione si può fare anche a titolo gratuito!

  1. In subordine, vi chiedo di fare il possibile per sostenere economicamente il nostro sodalizio che è basato totalmente sul volontariato. Le donazioni o l’acquisto della tessera non sono obbligatori, ma ovviamente, con fondi scarsi, tutto diventa più difficile.

Le istruzioni sono sul sito on-line al menù ADESIONI

Per qualsiasi informazione potete telefonarmi al 335 6981277

Grazie per l’attenzione

Cordialità, e buon lavoro.

Vittorio Di Menno Di Bucchianico.

Fonte: www.sosmusicisti.org

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