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Cervo è una folgorazione. Una piramide di storia, architettura e persone che la vivono. Forse proprio queste persone dalla schiva normalità mista all’amore per il luogo dove vivono, rendono Cervo viva e unica. Una vitalità che percorre i caruggi erti, i palazzi storici, gli angoli nascosti e quelli la cui bellezza si palesa come una visione improvvisa. Una vitalità che ha un denominatore comune: la musica. Musica e Cervo hanno un legame profondo, un legame la cui progenitura si lega dalle bizzarrie del fato che, oltre cinquant’anni orsono, ha impedito al violinista Franco Vallora di partecipare ad una serata benefica alla chiesa di San Giovanni Battista, più nota come “chiesa dei Corallini”. Fu il suo estemporaneo sostituto, Sandor Vegh a subire la folgorazione iconografica, ma soprattutto acustica del sagrato di questa chiesa. Vegh si innamora di Cervo, acquista la casa affacciata sulla piazza come una quinta naturale, vede una skené assoluta, elabora e poi propone al Comune un progetto ambizioso quanto visionario. Cervo e la cultura si attraggono vicendevolmente; lo sanno i tanti personaggi che discretamente la scelgono come ideale buen retiro. Pietro Citati, Henry Furst e suo moglie Orsola Nemi, Casorati, Campagnoli, Gina Lagorio, sono solo alcuni di questi, ma sarebbe lunghissimo l’elenco di quanti tra artisti, letterati e personaggi della cultura contemporanea hanno frequentato e frequentano il borgo. Era inevitabile che il Festival Internazionale di Musica da Camera seguisse un percorso di crescita, sviluppo e maturazione. Un’idea brillante e moderna è diventata un progetto strutturato, declinato in mezzo secolo di musica di altissimo livello e che negli ultimi anni si è arricchito ulteriormente con un’incursione jazz. La trasversalità di genere, interpretata da artisti assoluti, intercetta e stimola un confronto tra mondi musicali apparentemente lontani ma irrinunciabili per chi ama la musica. Oggi il Festival cambia ancora pelle, in un dinamismo connaturato al suo essere e moltiplica gli appuntamenti. In un momento dove arte e cultura subiscono la falcidia congiunturale, Cervo investe quantitativamente e qualitativamente, scommettendo sul presente ma ancor più sul futuro di una rassegna che si rinnova, riconfermando in toto le proprie ambizioni primordiali. Anche per il 2015 il Festival di Musica da Camera di Cervo conferma la sua vocazione internazionale, sia per la presenza di artisti stranieri di chiara fama, sia per la presenza in cartellone di artisti italiani che si sono distinti in campo internazionale. Quest’estate il Festival proporrà un programma composto da ben 15 concerti. Nove spettacoli si terranno nella storica e suggestiva cornice di Piazza dei Corallini, mentre gli altri concerti in programma si terranno in due bellissime location mai utilizzate precedentemente nella storia del Festival: l’ex Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria (vera e propria perla del Romanico ligure) e l’area naturalistica denominata “Parco del Ciapà”. Tra gli artisti in programma per il 2015 occorre senz'altro ricordare la partecipazione dei King's Singers, ensemble vocale britannico molto apprezzato in tutto il mondo, già vincitori di due Grammy Awards nel settore musica classica. Il gruppo nel corso della sua longeva carriera si è esibito in tutta Europa, America, Asia ed Australia. Il pianista Ian Fountain, che si esibirà all'interno dell'edizione 2015, anch'egli proveniente dal Regno Unito, ha alle sue spalle una carriera internazionale di primissimo rilievo, che lo ha portato a suonare in tutto il mondo. Ian Fountain è stato il più giovane vincitore del Concorso pianistico “Arthur Rubinstein”, aggiudicando il primo premio a soli 19 anni. Tra gli artisti nazionali in programma segnaliamo la presenza di Uto Ughi, uno tra i violinisti italiani più apprezzati nel panorama internazionale. Per l'ambito jazz del festival segnaliamo la presenza di Enrico Rava, uno tra i più apprezzati jazzisti italiani in campo internazionale, molto conosciuto anche negli Stati Uniti, dove ha vissuto per molti anni e dove ha collaborato con alcuni tra i principali nomi della scena free jazz tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70. In continuità con le precedenti edizioni anche quest’anno il programma del Festival prevede la presenza di alcuni giovani talenti che si sono imposti nel panorama nazionale ed internazionale. Il 2 agosto 2015 il Festival ospiterà il percussionista Simone Rubino, vincitore del Primo Premio assoluto e del premio del Pubblico all’International ARD Music Competion di Monaco (ritenuto oggi uno tra i più importanti e prestigiosi concorsi musicali nel panorama mondiale). Il 4 agosto avrà ufficialmente inizio il rapporto di partnership che il Festival ha recentemente intrapreso con la Scuola di Musica di Fiesole, il più importante Istituto di Alto Perfezionamento musicale italiano. Due quartetti d’Archi e l’Ensemble d’archi della Scuola di Fiesole diretto dal M° Enrico Bronzi saranno i protagonisti della giornata, durante la quale la città di Cervo sarà animata da tre diversi concerti. Il 17 agosto sarà invece la volta della giovanissima violinista giapponese Fumika Mohri (2° premio al Concorso Internazionale “Premio Paganini” ed. 2014) mentre il 28 agosto il festival ospiterà un giovane pianista russo, vincitore del concorso internazionale della Repubblica di San Marino
Fonte: www.amadeusonline.net
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