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Con lo zaino per scoprire la buona musica

Dal 2 luglio al 28 agosto, 17 appuntamenti tra le vette delle Dolomiti trentine per il Festival “I Suoni delle Dolomiti”

Dal 2 luglio al 28 agosto, 17 appuntamenti tra le vette delle Dolomiti trentine per il Festival “I Suoni delle Dolomiti”

Il Festival “I Suoni delle Dolomiti” si svolge da ventuno edizioni nel palcoscenico unico e irripetibile dell’alta quota delle più belle montagne del Trentino, raggiunto a piedi dal pubblico e dai musicisti con i propri strumenti nello zaino, con un programma di concerti che spaziano dalla musica classica, al jazz alla word music, fino alla canzone d’autore. Tra i protagonisti Mario Brunello, Dave Douglas, Toumani Diabaté, Ernst Reijseger, Nina Zilli, Nicola Piovani, Enrico Pieranunzi, Petra Magoni, Niccolò Fabi.
Uno scenario ambientale di grande, irresistibile fascino, fatto di rocce, erba, boschi, vento, che attrae e seduce turisti provenienti da ogni angolo d’Europa, e non solo; uno scenario che è anche prezioso spazio acustico, dove le note risuonano verso l’alto e si espandono tutt’intorno arricchendosi di sfumature e inflessioni espressive inedite. Suoni che arrivano da ogni parte del pianeta, in un ideale abbraccio fra musica classica, jazz, world music e canzone d’autore. Le montagne del Trentino, che per l’occasione si trasformano in straordinario palcoscenico naturale, e la musica si danno appuntamento ogni estate, dal 1995, per dar vita a un festival davvero originale: “I Suoni delle Dolomiti”. Un titolo semplice, ma che nel contempo ne sintetizza come meglio non si potrebbe contenuti e intenti: ospitare colori musicali differenti tra le montagne definite da Le Courbusier “le più belle architetture naturali del mondo” e nel 2009 nominate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. I concerti de “I Suoni delle Dolomiti” si svolgono nel primo pomeriggio, ma anche all’alba, nei pressi di rifugi alpini: cime, malghe e boschi vengono raggiunti a piedi insieme dal pubblico e dagli stessi musicisti, che si portano in spalla i propri strumenti. Arrivati in alta quota, dopo aver tutti condiviso anche le medesime fatiche, il pubblico si dispone attorno ai musicisti: non c’è separazione fra chi ascolta e chi suona, non c’è alcun palcoscenico costruito ad hoc, non c’è amplificazione, tutti vivono allo stesso modo un evento artistico che è prima di tutto occasione speciale di scambio di piccole e grandi emozioni. “I Suoni delle Dolomiti” è un festival ecocompatibile: rispetto della natura significa rispetto dell’uomo, della musica che egli crea, del cibo di cui si nutre. Anche in Trentino si vive, dunque, lo spirito di EXPO 2015. La musica, sulle Dolomiti, respira come in nessun altro luogo, dialoga con il silenzio, respinge i rumori quotidiani: le corde e i legni di violini e violoncelli si inchinano all’aria, clarinetti, trombe e sassofoni si librano fra le nuvole. Suonare in montagna può rappresentare una sfida che i tanti musicisti internazionali che hanno preso parte a “I Suoni delle Dolomiti” hanno affrontato volentieri, vivendo un’esperienza artistica e umana irripetibile. E il pubblico è anch’egli primattore di questi eventi unici che fondono armoniosamente arte, cultura, turismo.  I turisti che ogni anno si recano nel periodo estivo in Trentino hanno quindi l’opportunità di abbinare relax, gastronomia e musica immersi in paesaggi la cui bellezza è rinomata ovunque: i concerti de “I Suoni delle Dolomiti” raccontano questi paesaggi, invitano lo spettatore non solo ad estraniarsi dalla vita di tutti i giorni, ma a riflettere, a trovare nuovi stimoli per guardarsi attorno in modo più consapevole. La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà: è dunque questo il pensiero forte attorno al quale ruota da sempre un festival che, anno dopo anno, vetta dopo vetta, è diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la montagna e si è conquistato ampia risonanza sui media internazionali. Organizzato dall’Assessorato provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e da Trentino Marketing srl, con Apt d’ambito, numerosi soggetti pubblici e privati del territorio e la direzione artistica di Chiara Bassetti e Paolo Manfrini, “I Suoni delle Dolomiti” offre anche per l’estate 2015, fra il 2 luglio e il 28 agosto, la possibilità di condividere indimenticabili momenti di vita e di ascolto e di ammirare emozionanti paesaggi ambientali e culturali. 
L’edizione 2015 de “I Suoni delle Dolomiti” si aprirà con un trekking musicale in programma dal 2 al 4 luglio in Val di Fassa (con concerto finale al Rifugio Contrin) e di cui sarà principale protagonista il violoncellista Mario Brunello, concertista classico di fama internazionale che del festival trentino è ospite sin dalla prima edizione, insieme al suo pregiato violoncello del ‘600. Camminando lungo quelle che furono le linee del fronte della Grande Guerra, Brunello avrà al suo fianco il fisarmonicista Ivano Battiston e il contrabbassista Gabriele Ragghianti. Sempre in luglio, il 18, Brunello tornerà sulle Dolomiti di Fassa per un concerto che, salutando il sorgere del sole a Col Margherita, lo vedrà in compagnia di altri quattro violoncellisti (i Cello4Ever) e del trombettista americano Dave Douglas, figura di spicco del panorama jazzistico contemporaneo e autore nel 2003 di Mountain Passages, composizione che verrà riproposta in una nuova veste. Assai rilevante sarà quest’anno anche la presenza di un compositore legato al mondo del cinema: Nicola Piovani. Il 5 agosto, a Pian della Nana, in Val di Non, il vincitore del premio Oscar per le musiche de La vita è bella di Roberto Benigni, eseguirà in quintetto una selezione di proprie composizioni concepite anche per il teatro. Nel segno del binomio musica-cinema sarà anche il concerto del giorno dopo a Villa Welsperg, nel Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino: Paolo Fresu, con il bandoneonista Daniele di Bonaventura e gli archi de I Virtuosi Italiani, proporrà le musiche del film Vinodentro. Questo concerto è inserito nel “Progetto EXPO e territori” coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un significato particolare rivestirà il progetto “Voci di donna nella terra che cambia”, un viaggio fra tematiche care alla figura femminile attraverso canti di ispirazione popolare e composizioni che riflettono l’attualità. Il progetto, ideato dal compositore trentino Armando Franceschini, coinvolgerà un’interprete versatile come Petra Magoni, dalla voce flessibile come poche altre, un gruppo corale da camera e un ensemble strumentale (17 agosto, Busa del Cancanù, Altopiano della Paganella). 
Il 29 luglio (in Val San Nicolò, Val di Fassa) arriverà dal Mali Toumani Diabaté, virtuoso e poeta di uno degli strumenti simbolo della musica africana, la kora: il Maestro sarà accompagnato dall’allievo, suo figlio Sidiki, dando vita a un duo che non mancherà di rendere omaggio alle vittime dei viaggi della speranza dall’Africa all’Europa. Ancora in tema di musica classica saranno i concerti del Quartetto Jerusalem, accreditata formazione israeliana che eseguirà musiche di Mozart e Bartok (11 luglio sul Doss Del Sabion, Val Rendena); degli 8 Violoncelli di Torino, con un repertorio che si spinge anche nei territori della musica per il cinema (31 luglio, Rifugio Giovanni Segantini, Val Rendena); del violinista austriaco Thomas Zehetmair, con i “capricci” di Paganini (3 agosto al Rifugio Vajolét, in Val di Fassa); del duo formato dalla violista tedesca Danusha Waskiewicz e dal contrabbassista venezuelano Edicson Ruiz (7 agosto, Laghi di Bombasél, Val di Fiemme); ed infine dei Mahler Chamber Soloists, ensemble di fiati che il 28 agosto, al Rifugio Roda di Vaél in Val di Fassa, porrà il sigillo alla XXI edizione de “I Suoni delle Dolomiti”. La world music sarà rappresentata anche dai SIGNUMfive, quattro sassofonisti, un fisarmonicista e un percussionista che si appropriano della musica balcanica (11 agosto, Rifugio Boè, Val di Fassa), mentre il jazz avrà dalla sua il pianista Enrico Pieranunzi, fantasioso improvvisatore che affronta in modo originale anche pagine di musica classica (14 luglio, a Passo di Lavazé, Val di Fiemme), il duo transalpino del fisarmonicista Vincent Peirani, nuova star del suo strumento, e del sassofonista Emile Parisien (21 luglio, Buse de Tresca, Val di Fiemme), e il violoncellista olandese Ernst Reijseger, uomo di punta della musica improvvisata europea (19 agosto, Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti, San Martino di Castrozza). Parole e musica si fonderanno invece nei concerti di due esponenti della canzone italiana: Nina Zilli (21 agosto, Camp Centener, Val Rendena) e Niccolò Fabi (24 agosto, Malga Canvere, Val di Fiemme), entrambi impegnati nel proporre le proprie canzoni in inedita dimensione acustica, in totale sintonia con lo spirito de “I Suoni delle Dolomiti”. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 13, con l’eccezione del concerto del 18 luglio, con inizio alle ore 6. Il trekking del 2 – 4 luglio è a pagamento e a numero chiuso (Info: 0462 609620).

Fonte: www.amadeusonline.net

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