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Evento da appuntare alla voce “assolutamente imperdibile” il 12 settembre alle ore 21. Sul palco del Teatro Ebe Stignani di Imola saliranno infatti i giovani componenti della OJUEM, l’Orchestra Giovanile Universitaria “Eduardo Mata” dell’Università Nazionale Autonoma di Città del Messico, un’incredibile realtà musicale nata all’interno dello stesso polo universitario (che ospita anche un’orchestra “maggiore” presente lo scorso anno all'Emilia Romagna Festival) per promuovere e sviluppare i migliori talenti tra i giovani musicisti messicani. Per questo tour italiano, la OJUEM potrà avvalersi delle collaborazioni del violinista italiano Massimo Quarta - considerato tra i più validi a livello internazionale - e dei cantanti messicani José Luis Ordóñez - tenore esibitosi in importanti palcoscenici europei e americani nei ruoli principali della “Carmen” di Bizet, “Madama Butterfly” e “Il Tabarro” di Puccini, “I Pagliacci” di Leoncavallo, “Il Trovatore” di Verdi - e Lluvia Ruelas, soprano emergente nel panorama d'oltreoceano. A dirigere con mano sicura la giovane orchestra, sarà il suo fondatore e direttore artistico, Gustavo Rivero Weber, che fin dalla sua istituzione nel 2011 dirige con crescente successo questo gruppo di giovani composto da quaranta elementi che non superano l'età di 29 anni. Il programma dello spettacolo si suddivide in due parti ben distinte. Nella prima parte l’orchestra si cimenterà con il brano in prima italiana del giovane ma già affermato compositore messicano José Zárate (1972) e nel Concerto per violino n.2 “La campanella” di Niccoló Paganini, opera nella quale il grande violinista e compositore genovese frena il suo leggendario virtuosismo a favore di un maggior risalto della melodia. Seconda parte invece dedicata a una serie di canzoni tradizionali messicane, per lo più sconosciute dal pubblico italiano, che avrà così la possibilità di apprezzarne ritmo e melodie. E naturalmente anche la cultura del grande Paese centroamericano: “Sono messicano, la mia terra è selvaggia/ parola mia che non ne esiste una più bella e più coraggiosa di questa” (primi versi da “Yo soy mexicano” del celebre musicista e attore Manuel Esperón). La serata è dedicata allo scopritore delle Americhe, il navigatore genovese Cristoforo Colombo (Cristóbal Colón, in spagnolo). Una dedica voluta dalla stessa Orchestra giovanile per celebrare un uomo la cui impresa ha permesso di unire, da più di 500 anni a questa parte, il Nuovo e il Vecchio mondo, nel quale oggi i ragazzi della OJUEM sono felici di poter suonare.
Fonte: www.amadeusonline.net
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