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Fabri Fibra senza freni, manda a quel paese Fedez e critica Vasco Rossi

Il rapper ha appena lanciato il nuovo album \"Squallor\", nel quale dedica un bel vaffa al collega mentre del rocker di Zocca non gli piace la vita da star

Il rapper ha appena lanciato il nuovo album \

Di una cosa si può essere certi: a Fabri Fibra non preoccupa minimamente il farsi dei nemici. Il rapper ha lanciato ufficialmente il suo nuovo album, "Squallor". Un lavoro duro, che non fa sconti a nessuno e che attacca frontalmente colleghi come Fedez e Vasco Rossi, case discografiche e contesti sociali. Quasi una affermazione di purezza rap nel momento in cui questo viene "sdoganato" in contesti come talent o Sanremo.
L'attacco più esplicito e violento è quello nei confronti di Fedez, mandato apertamente a quel paese, pur usando un termine inglese. La canzone in questione è "Il rap nel mio Paese". Quale sia il rap che a Fibra piace lo si capisce dalle collaborazioni, da Clementino aSalmo Marracash. Quello che non sopporta invece lo indica chiaro nelle parole del brano: "Non ci si crede, chi mi ascolta si rivede, odia i rapper banali, chi li produce e chi li segue, dieci in comunicazione, non uso mai l'inglese, ora faccio un'eccezione: Fuck Fedez". Affermazione di disistima per il rap interpretato da Fedez ma anche una risposta a distanza a quest'ultimo che nel corso di una puntata di "X Factor" a Mika che diceva di ascoltare Fibra aveva commentato con un "ascolti rap un po' di merda".
Ma Fabri fibra non ce l'ha solo con i colleghi rapper. A Vasco Rossirimprovera la vita da star. La canzone è "Come Vasco" e il passaggio chiave "Stare in alberghi di lusso solo con gente che se la gode, con bottiglie che bevi, giornalisti ai miei piedi, schiacciare un tasto e riempire uno stadio come Vasco". Non risparmia nemmeno la sua casa discografica, la Universal, colpevole di dare spazio "a cani e porci". Ma non si salva nemmeno Milano, definita senza troppi giri di parole "un cesso". 
Per Fibra insomma il rap è ancora una cosa seria. Niente derive adolescenziali, nessuna voglia di lisciare il pelo a chicchessia. Fabri snocciola le sue rime senza paura ritrovando una vena che sembrava un po' appannata. Come a dire: il rap in Italia sono io.

Fonte: www.tgcom.it

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