Recensioni

di Paolo Travagnin paolotravagnin@libero.it
  
  Anno di Pubblicazione: 2002
  Codice Volume: 631.4 Codice ISBN
  Pagine: Figure: 0 Edizione: 1
  Pagine: 123
  Euro: 11,50
  Franco Angeli Editore
  Indice:
  Introduzione
  Giochi per incontrarsi
  Strane andature
  Giochi con oggetti
  Giochi in cui far finta di...
  Giochi in cui la musica "dà da parlare" 
  Giochi per gruppi di pari
  Ascoltare per suonare
  Giochi a squadre
  Giochi sulla stessa musica
  Indici tematici**
  Bibliografia
  Esempi musicali 
  
  Questo testo fa parte della collana editoriale " Idee e materiale musicale" 
  del Centro Studi Musicali e Sociali Maurizio Di Benedetto. Il centro opera dal 
  1995 con l'intenzione di promuovere e diffondere, attraverso la progettazioni 
  di corsi, convegni, seminari, servizi on-line e pubblicazioni, la conoscenza 
  in campo musicale e socio-educativo.
  "…Da parecchi anni cerco di pensare all'esperienza d'ascolto musicale, 
  quando vissuta in più di due persone, come ad un'occasione per consentire 
  incontri, scambi, trasformazioni nel gruppo. Questo, normalmente, non accade... 
  la dinamica di gruppo prevalente mi sembra sia quella del parallelismo: si vive 
  l' ascolto senza che l' esperienza, di per se, modifichi in alcun modo i rapporti. 
  La società in cui viviamo soffre proprio della difficoltà di vivere 
  gli incontri con disponibilità alla relazione o, per lo meno, con curiosità 
  e interessi nei confronti dell'altro…"
  Questa è, in sintesi, l'idea fondamentale sulla quale poggia questo lavoro 
  della Ferrari. Date tali premesse l'autrice espone il suo personale contributo 
  ("suggerimento" come dice lei) scaturito dalla lunga collaborazione 
  con la scuola di animazione musicale di Lecco. Tale contributo riguarda essenzialmente 
  l'intenzionalità rispetto all'ascolto musicale e al gruppo e il piacere/compiacimento 
  che ne derivano permettendo all'autrice di presentarci questi giochi d'ascolto.
  Perché il gioco? Perché il gioco presuppone e stimola l'ascolto, 
  anche se cambia il tipo d'ascolto che, di volta in volta, è più 
  o meno concentrato/direzionato su alcuni aspetti particolari sui quali è 
  costruita la regola del gioco, oppure globale e leggero. 
  È una nuova prospettiva: si ascolta la musica per stare meglio insieme, 
  per trovare nell'ascolto un " corrimano" allo sviluppo della relazione. 
  Il gruppo può diventare un aiuto eccezionale nell'indurre ad ascoltare 
  meglio la musica, con una maggiore finezza e creatività percettiva. 
  Per quando riguarda la tipologia di questi giochi d'ascolto, essi possono essere 
  classificati in tanti modi. L'autrice fa riferimento alle categorie Piagetiane, 
  riprese per la musica così efficacemente da Francois Delalande e li divide 
  in tre grandi categori generali:
  1- Giochi senso-motori: esplorazione spontanea di sincronie ritmico-motorie 
  (muoversi con la musica), o ritmico- verbali (parlare sulla musica);
  2- Giochi simbolici: costruzioni di interpretazioni verbali o mimiche;
  3- Giochi di regole: fondamentale è scoprire una delle regole, strutturali 
  o esecutive della musica (durata delle frasi, schemi d'alternanza tra le parti 
  o tra gli strumenti).
  Una completa bibliografia ed una saggia raccolta di esempi musicali in notazione 
  termina questo "Giochi d'ascolto".
  Consigliata ed utilissima lettura per tutti i musicisti che si occupano di didattica 
  risulta indispensabile sussidio per tutti gli animatori musicali e sociali. 
  
  Si realizza così in pieno l'obiettivo di questa collana editoriale: proporre 
  modelli di educazione, animazione e formazione musicale utili nel lavoro educativo 
  nella scuola, nel territorio e nei servizi sociali. 
  Un grazie Centro Maurizio Di Benedetto ,al suo Presidente Gaetano Di Benedetto 
  ed ai curatori della collana Maurizio Disoteo e Maurizio Vitali.
  
  **Utilissimi e molto pratici sono gli indici tematici posti a conclusione del 
  volume. In particolare raccolgono: 
1. Tutti i brani musicali usati per i giochi;
  2. I giochi in ordine alfabetico;
  3. Dinamiche di gruppo: uno dopo l'altro, imitazione simultanea, imitazione 
  successiva, integrazione, formazione di sotto gruppi;
  4. Tratti musicali selezionati dal gioco: pulsazione, accenti metrici e ritmici, 
  movimento, dinamica, articolazione, ritmico- melodico, opposizione tra timbri 
  vocali e strumentali, stile, carattere, forma musicale;
  5. Riferimenti espliciti a fascia d'età particolari: 4-7 anni, pre-adolescenti, 
  adolescenti, pensionati. 
Franca Ferrari è docente di Pedagogia musicale al conservatorio di Frosinone e di Ascolto e analisi nella scuola di Animazione Musicale di Lecco. Diplomata in chitarra, laureata in filosofia e al D.A.M.S., dottore di ricerca in musicologia, lavora con e sull'animazione musicale dalla fine degli anni '70. Ha insegnato nella scuola elementare e nella scuola media, in scuole di musicoterapia ad Assisi e Roma. Ha pubblicato molti contributi di semiologia e didattica della musica, anche collaborando con Gino Stefani, Maurizio Spaccazocchi, Luca Marconi, Enrico Strobino, Giovanni Piazza. Ha tre figlie di cui una disabile.
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