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Il portfolio entra nelle scuole


di Carlo Delfrati
da "ScuolAmadeus" di febbraio 2005

Chi trae il suo pane quotidiano lavorando nella scuola non speri che dall’alto si siano ricordati di quanto è smunto il suo borsello alla fine del mese. Portfolio, non portafoglio. La strana parola aleggia in questi mesi nei consigli di classe come lo spettro di Banquo alle cene di Macbeth. Finora erano stati i fabbricanti e i pubblicitari a servirsene, per indicare la cartelletta zeppa di documenti che decantano le virtù dei loro prodotti. Ora entra da protagonista nella scuola dell’obbligo, dove ogni insegnante dovrà preoccuparsi di allestirne uno per ognuno dei suoi alunni. Ogni ragazzo dovrà documentare quello che ha fatto e non fatto durante i quadrimestri, le competenze maturate, gusti e predilezioni, problemi e difficoltà incontrate; il tutto da sottoporre a una valutazione propria, a quella della sua famiglia e a quella dei suoi insegnanti: come in confessionale, dove uno riconosce i trascorsi e si difende come può.

L’iniziativa del Ministero rende particolarmente felici gli insegnanti di materie artistiche, abituati da sempre a riempire i cassettoni domestici di pacchi di tavole, disegni, acquarelli, crete, gessi, plastiline, encarpi, trafori, intagli. Si tratterà ora di aggiungere dossier altrettanto corposi di commenti in formato word e di cronistorie delle gesta condotte a scuola e a casa. Ma l’insegnante di musica? Fin che si chiedono commenti e cronistorie, relazioni e test, pentagrammi e medaglioni dei compositori fotogenici, passi. Anche lui c’è abituato da sempre, come il suo collega d’arte. Ma basterà questo per adempiere alla nuova missione bandita dal Ministero? Non sarà il caso di inventarsi qualche inedito marchingegno, utile a documentare tutto il documentabile? A porsi domande del genere è la Società Italiana di Educazione Musicale, che organizza uno dei suoi Laboratori del confronto, al quale una collaboratrice del Ministero, la dirigente Giuliana Sandrone, e il curatore della nostra rubrica, Carlo Delfrati, sono invitati a discutere con gli insegnanti di musica significati e valori del portfolio, e a offrire suggerimenti pratici su come affrontare il nuovo compito. L’incontro La musica nel portfolio dello studente: perché e come, organizzato con la collaborazione della Direzione Scolastica Regionale, si svolge presso l’Università Popolare di Milano, via Terraggio, 1, sabato 26 febbraio 2005, dalle ore 9.00 alle 12.30. Per ulteriori informazioni: tel. 348.81.02.803.

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