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L\'Amiata Piano Festival 2015 al via

Si inaugura il nuovo auditorium con il duo Baglini - Chiesa che esegue musiche di Rachmaninov e Campogrande e il duo Guaitoli -Zanchi che interpreta Bach in versione jazz

Si inaugura il nuovo auditorium con il duo Baglini - Chiesa che esegue musiche di Rachmaninov e Campogrande e il duo Guaitoli -Zanchi che interpreta Bach in versione jazz

Un programma che spazia dal classico al jazz con una prima esecuzione assoluta di un brano scritto dal compositore Nicola Campogrande per il duo Baglini Chiesa aprirà giovedì 25 giugno (alle ore 19) i battenti del Forum Fondazione Bertarelli di Poggi del Sasso (Cinigiano, Grosseto) e non solo per il primo concerto dell’edizione 2015 di Amiata Piano Festival, ma per accogliere, per la prima volta, il pubblico nel nuovo auditorium. Sul palco quattro star del concertismo: la violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini suoneranno insieme la Sonata op. 19 di Rachmaninov e, in "prima" esecuzione assoluta, il brano 150 Decibel di Nicola Campogrande, ispirato alla Grande Guerra. Nella seconda parte della serata il pianista Carlo Guaitoli e il contrabbassista Attilio Zanchi interpreteranno e reinterpreteranno in chiave jazz musiche di Bach, Schumann, Poulenc, Corea e Gulda.   Per il brano 150 Decibel Nicola Campogrande si è ispirato agli scatti sulla Grande Guerra del fotografo marconista Amedeo Verri. Ecco il suo commento: “Di queste immagini appena ritrovate mi ha colpito l’energia positiva dei ragazzi mandati al fronte. Un’energia talvolta serena, talaltra spavalda, ma sempre bene in mostra, e lontana dallo stereotipo della vita di trincea attraverso il quale siamo abituati ad immaginare i combattenti (…). Ho poi riflettuto sulla potenza fonica delle battaglie, e sul rumore dei fucili, che, a breve distanza, nelle armi moderne si aggira intorno ai 150 decibel: di qui il titolo del brano”.   Così invece il pianista Carlo Guaitoli descrive l’originale dialogo tra musica classica e jazz che proporrà insieme al contrabbassista Attilio Zanchi: “Oggi la pratica dell’interpretazione e quella dell’improvvisazione sembrano mondi lontani. Nel nostro progetto ‘Piani alterni’ i due linguaggi vengono invece messi a confronto direttamente a muso duro. Utilizzando materiale del repertorio concertistico colto, ne verrà prima proposta le versione originale per pianoforte e poi verrà utilizzato il brano stesso come traccia per l’improvvisazione. Verrà mantenuto lo scheletro dell’opera e verrà utilizzato un po’ come gli standard jazzistici”. Fondato e diretto da Maurizio Baglini, Amiata Piano Festival è sostenuto dalla Fondazione Bertarelli.   Il Forum Fondazione Bertarelli è stato progettato e costruito a impatto ambientale zero dallo studio Edoardo Milesi & Archos. Si trova a in una posizione panoramica unica, circondato dai vigneti e dagli uliveti della Cantina Collemassari di proprietà della famiglia

Fonte: www.amadeusonline.net

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