Recensioni
L’Istituto Pedagogico provinciale di Bolzano con questo testo ha
voluto offrire un supporto valido d’insegnamento/apprendimento della storia della
musica. L’itinerario proposto ha come sfondo l’ascolto della musica in
prospettiva storica come occasione di apprendimento interdisciplinare.
Il volume presenta dei percorsi storico-musicali che mirano in primo luogo alla
valorizzazione didattica del territorio in un processo di apprendimento che sollecita la
ricostruzione del passato attraverso il contatto diretto con fonti iconografiche,
architettoniche, sonore e musicali.
La proposta di Maria Silvia Tasselli ed Elita Maule si snoda attraverso quattro itinerari,
i primi due per il secondo ciclo della scuola elementare e la prima media, i restanti due
solo per la scuola media "Musica nei castelli dell’Alto Adige", "Il
canto sacro nelle chiese di Bolzano", "Musica e nobiltà a palazzo
Rottenbuch", e "Musica per l’Imperatrice M.L. d’Austria". Sono
itinerari didattici che privilegiano il territorio: un territorio quello del SudTirolo ,
intersecato da correnti culturali e sociali diverse, che hanno lasciato testimonianze e
documentazioni in grado di stimolare una ricerca interdisciplinare lontana dalle
astrazioni della grande storia ma che sfrutta la microstoria intesa come esperienza
quotidiana. L’attenzione viene quindi rivolta verso la storia antica che, a
differenza di quella moderna, si presenta lacunosa e sfrangiata.
Il motivo va ricercato nel fatto che questa si presta di più ad un’analisi basata
non solo su documenti e fonti ma anche su l’immaginazione, strumento efficace quando
viene esercitata a penetrare i documenti e a farli rivivere. La storia moderna invece è
ricca di documenti e testimonianze che devono essere valutate e reinterpretate. Il
processo di apprendimento del percorso strorico-musicale parte dal particolare, da un
sapere non manualistico, da una storia da scoprire autonomamente mediante il contatto
diretto con le fonti orali scritte ecc. Successivamente dal particolare si giunge al
generale utilizzando anche le informazioni dei manuali utili per fornire delle risposte a
domande che via via ci si è posti.
La storia è soprattutto ricerca storiografica: formulare domande e
ipotesi, interrogare, analizzare fonti, riassumere ed esporre dati e risultati, sono tutti
processi cognitivi messi in atto per la sua ricostruzione, da promuovere in classe al fine
di fornire un’immagine non distorta della storia stessa.. La fonte storica tuttavia
deve possedere determinate caratteristiche: semplice da analizzare, facilmente
raggiungibile ed espletabile.
In tutto questo la musica gioca un ruolo fondamentale, questo perché l’ascolto della
musica è esperienza privilegiata per la ricostruzione della storia nella scuola di base.
La musica inoltre vanta un’importante prerogativa: non ha lasciato solo ruderi da
museo ma opere fruibili ora, nel presente e in ogni luogo. Non è solo un documento da
indagare per ricostruire il passato, ma un monumento sempre osservabile e fruibile.
L’itinerario musicale diviene storico nella misura in cui
l’ascolto è contestualizzato e avvia alla comprensione del concetto di stile dei
brani nonché di tipicità, il che implica quindi il riconoscimento di culture diverse da
quella di appartenenza Il programma ministeriale di educazione al suono e alla musica
prevede come attività di esplorazione d’indagine e conoscenza, "la produzione
musicale dei popoli di differenti paesi ed epoche storiche". E’ proposto
"l’ascolto di brani musicali di diversi popoli, relativi agli aspetti della loro
vita; dei brani di musica delle diverse e poche e di vario stile, anche in rapporto al
teatro, alla danza e la cinema."Elemento indispensabile per poter avviare questo
itinerario storico-musicale è la conoscenza del territorio. Esso rappresenta per la
storia una banca dati d’immenso pregio didattico: può fornire fonti storiche
facilmente rintracciabili ed osservabili, ci offre la dimensione di quelli che sono i
valori condivisi dalla società in cui viviamo, racchiude le vestigia tangibili di un
passato che altrimenti sfuggirebbe alla concettualizzazione dei bambini, offre concretezza
alla storia scolastica e ne facilita l’apprendimento.
Il progetto diretto ad alunni della scuola media ed elementare quindi si propone i
seguenti obiettivi:
-acquisizione dei prerequisiti indispensabili alla comprensione della conoscenza
storiografica attraverso la storia della musica. Il territorio offre le fonti più
accessibili all’attività didattica.
-fornire un metodo di conoscenza della realtà, quello appunto storico. Il territorio
offre innumerevoli spunti di interrogazione sul passato e rappresenta un’utile
sistema per esercitare il metodo della ricerca attiva.
-motivare gli alunni allo studio della storia interagendo con le loro esigenze.
-introdurre gli alunni a familiarizzare con i generi, i repertori e gli stili musicali, in
modo da sapersi orientare nella molteplice realtà sonora del passato.
Una storia musicale fondata sul territorio può favorire la presa di coscienza della propria identità e dell’insieme di idee, capacità sentimenti, valori, intorno alla musica. Insegnare storia attraverso il metodo della ricerca e valorizzando la cultura ambientale consente di dotarsi dell’attrezzatura necessaria per tematizzare, conoscere, comprendere e comunicare la storia propria e quella degli altri (identità), il presente individuale e collettivo.
Antonella Barletta
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