Recensioni
"Milano capitale della musica" a cura di Giorgio Taborelli, prefazione di Claudio Rovai, pubblicato da Editalia
Caratteristiche tecniche:
Volume formato in folio di cm 32 x 42
300 pagine stampate su carta speciale delle Cartiere Miliani Fabriano
150 illustrazioni in bianco e nero e a colori
Rilegatura in pelle pregiata con coperta a sbalzo, borchie di metallo sul retro,
dorso con nervature e impressioni in oro
Custodia in pelle con specchiature di carta con una stampa a colori
Targa con dedica "ad personam"
A corredo del volume, un'antica stampa a colori fedelmente riprodotta
Tiratura 1499 esemplari numerati
Introduzione di Claudio Rovai
Dedico la mia segnalazione a tutti quelli che tra i nostri lettori possano
definirsi "bibliofili", che amino quindi in un libro anche la qualità
della carta, della stampa, della rilegatura, la tiratura limitata e siano disposti
per questo a spendere una cifra considerevole che può aggirarsi anche
- come in questo caso - intorno a qualche milione delle vecchie lire. Oppure
a chi pensi a un dono di pregio e di prestigio da dedicare a un amante della
musica e della storia.
Milano capitale della musica, volume pubblicato da Editalia, casa editrice del
Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, queste caratteristiche le ha
certo tutte (vedi le caratteristiche tecniche e soprattutto la lavorazione).
Ricco di documenti storici e testimonianze d'epoca il volume - curato da Giorgio
Taborelli, prefazione di Giorgio Rovai - ripercorre il ruolo e l'importanza
della musica nella società e nella cultura milanese dal Rinascimento
al XIX secolo. Un viaggio nella storia di una grande città, dagli Sforza
al Ducato spagnolo, dagli Asburgo al Regno d'Italia attraverso le corti, la
cappella musicale del Duomo, la via teatrale, l'imprendotoria per scoprire che,
partendo da Francesco da Milano e arrivando a Giuseppe Verdi, tanta parte della
storia della musica è passata da lì.
I contenuti editoriali
La fama musicale di Milano è certamente legata all'autorevolezza del
Teatro alla Scala inaugurato nel 1778 nel periodo della dominazione austriaca.
Sfarzosi allestimenti, novità incessanti, musicisti d'eccezione ne fanno
ben presto un tempio dal prestigio internazionale. Ma è insieme un brillante
luogo di ritrovo che riflette gli umori e le passioni della società cittadina;
e ciò dichiaratamente quando, con il Risorgimento, la musica assumerà
una forte coloritura politica, accompagnandone ed esaltandone gli infiammati
ideali. La musica, dunque, come specchio dei tempi: il volume ne segue l'evoluzione
nella città meneghina, sin dall'età del Rinascimento riscoprendo,
di volta in volta, la sua valenza politica, ideologica, religiosa e di aggregazione
sociale. Il primo capitolo è dedicato all'età degli Sforza e alla
"musica come arte di Stato" che deve rappresentare lo sfarzo della
corte. Leonardo da Vinci è a Milano e, fra l'altro, progetterà
i magnifici allestimenti per le feste-spettacolo volute dai duchi. Nel capitolo
successivo si analizza il tema della "musica per la società nobiliare"
fra il Cinque e Seicento; danze e rappresentazioni accompagnano nella dimensione
domestica la vita signorile, fioriscono le commedie, gli "intermedi",
le mascherate e le serenate da cui si muoverà quel processo che porterà
alla nascita del melodramma. Nel Settecento con il ducato austriaco - tema del
terzo capitolo - Milano è una città dalla cultura brillante; si
moltiplicano le Accademie e diviene centrale nella società lo spazio
del teatro. Questo sarà anche l'aspetto principale del periodo seguente,
oggetto dell'ultimo capitolo dedicato alla Milano nel secolo d'oro dell'opera
italiana. Alla fine dell'Ottocento, Milano è la città più
"moderna" della penisola e vi sono attivi ben quindici teatri ove
fiorisce splendidamente la musica sia per l'opera che per il ballo.
Lavorazione
Ogni volume della collana Edizioni per Bibliofili di Editalia è frutto
di una nobile tradizione che unisce l'espressione d'arte ad una altissima scuola
artigiana. L'amore per il libro prezioso, curato nei minimi dettagli non solo
nel contenuto, ha avuto in Italia la sua culla e nell'età rinascimentale
il momento di massimo fulgore. È a quella tradizione e a quegli splendidi
risultati, spesso opera di rinomati artisti che rendevano tangibile la raffinata
visione estetica dell'epoca, che ancor oggi la legatoria artistica guarda, ripetendo
attraverso i secoli i gesti sapienti di un mestiere antico. Ogni procedimento
ed ogni lavorazione che rende preziosa la veste editoriale dei nostri volumi
per Bibliofili viene scrupolosamente ricercato ed attentamente seguito, passo
dopo passo.
Uno degli elementi più importanti che caratterizzano un libro d'arte
è la scelta e la qualità della carta impiegata. Questo compito
fondamentale è da sempre affidato alle celebri Cartiere Miliani di Fabriano
che, forti di una tradizione antichissima, sono le uniche in grado di produrre
le pregiate carte indispensabili per realizzare opere di alta editoria come
i nostri bibliofili.
L'impasto della materia prima, pasta di cellulosa e altri componenti sceltissimi,
viene scrupolosamente seguito, passando per la fase delicata della coloritura,
fino alla realizzazione finale dei fogli. Poi la carta viene piegata e tagliata
a mano e sottoposta a diversi controlli che permettono di eliminare tutti quei
fogli che non rispondono ai rigidi criteri di qualità imposti dalle Cartiere.
Le pelli che serviranno per il rivestimento del libro vengono scelte da pezzature
integre e di prima qualità, conciate con concia vegetale al sego e tinteggiate
artigianalmente a tampone con un sistema detto "a massello", procedimento
che esalta e valorizza i segni e le venature originali, facendo assumere tonalità
cromatiche particolari e necessariamente diseguali per ogni volume. E queste
diversità fanno sì che non ci sia mai una legatura uguale all'altra,
rendendo ogni Bibliofilo un esemplare unico.
Inizia quindi il delicato processo della rilegatura. I fogli stampati vengono,
a seconda della lavorazione, tagliati e rifilati o lasciati nel più pregiato
intonso e quindi piegati uno ad uno a formare il corpo del libro. Nulla è
cambiato degli antichi procedimenti manuali di una volta, la cucitura dei fogli
è ancora eseguita a mano, con l'aiuto del telaio, per dare a questi prestigiosi
volumi di grande formato una solidità antica.
Il blocco libro viene poi inserito in una morsa e inizia uno dei momenti più
magici: la battitura fiorentina dei tagli, segreto che ogni bottega custodisce
gelosamente.
Dopo la battitura si passa alla spigolatura, operazione che, con l'ausilio di
un mazzuolo di legno, permette di dare al dorso la sua forma definitiva. Alle
due estremità interne del dorso vengono applicati i segnalibri e i capitelli,
guarnizioni in seta o in pelle a copertura e rifinitura delle cuciture.
Il più esperto maestro artigiano della bottega inizia la preparazione
della pelle, tagliata e sagomata a mano secondo le necessità, che servirà
per rivestire i piatti (il quadrante anteriore e posteriore) e il dorso a formare
la coperta del volume.
La pelle viene adattata e applicata sul volume e delicatamente lavorata con
uno strumento d'osso (la stecca), perché aderisca perfettamente. Entra
quindi in azione una pressa manuale che imprime in modo indelebile i fregi in
oro zecchino sul dorso. Anche le decorazioni e le scritte che appaiono sulla
coperta vengono impresse in oro zecchino, sempre con apposite presse manuali,
o vengono applicate le dorature a mano con la tecnica del restauro.
Molti dei preziosi volumi per Bibliofili di Editalia presentano opere in sbalzo,
creazioni originali per le quali Editalia si avvale della collaborazione di
uno scultore. L'artista dà vita ad una vera opera d'arte che, attraverso
procedimenti artigianali, andrà ad impreziosire una splendida copertina
in cuoio. Dal disegno, al modello in plastilina, al calco in gesso, fino alla
fusione della lastra in bronzo (matrice dello sbalzo di copertina), lunghe e
complesse sono le lavorazioni.
Terminata la preparazione del bassorilievo, questo viene impresso sul cuoio
che rivestirà la copertina attraverso la misurata pressione di una pressatrice
manuale. Successivamente i piatti vengono dipinti a mano, un lavoro estremamente
delicato che richiede una grande accuratezza e perfezione dell'esecuzione. La
collezione degli Argenti presenta, invece, un prezioso bassorilievo in argento
applicato direttamente sul piatto. Quando la coperta viene fissata definitivamente
al volume, è nata una vera e propria opera di esclusiva legatoria artigiana.
I libri Editalia presentano una rifinitura particolare: speciali borchie in
metallo vengono inserite sul retro del piatto per evitare l'usura. All'interno
del piatto, viene infine applicata una targa in rame che reca impresse le caratteristiche
del singolo volume: la tiratura rigorosamente limitata, il tipo di carta usata,
il numero dell'esemplare e una eventuale personalizzazione con dedica. I volumi
delle Edizioni per Bibliofili andrà così ad arricchire in modo
incomparabile la bilioteca di ciascuno dei collezionisti che vorranno regalarsi
il piacere assoluto e senza tempo, di un autentico libro d'arte.
Paolo Travagnin
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