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La quantità di legname raccolto in seguito alla tempesta è pari a quanto il dipartimento forestale è abituato a raccogliere in tre anni.
Le tempeste nelle Dolomiti italiane hanno abbattuto moltissimi alberi della famosa foresta dove Antonio Stradivari sceglieva il legno per i suoi violini. Gli abeti non hanno resistito alle condizioni meteo degli ultimi tempi: venti fino a 110 miglia orarie hanno sradicato oltre 1,5 milioni di alberi nel Trentino e recato danno a quelli rimanenti.
Il responsabile del dipartimento forestale Bruno Crosignani, ha confermato nel Times la gravità dei danni arrecati alla Foresta dei Violini: <Il danno di lunedì è stato almeno il doppio di quello che è successo nel 1966> dichiara Crosignani riferendosi all'anno della terribile alluvione.
La Foresta dei Violini è stata gestita per circa novecento anni dalla Magnifica Comunità di Fiemme, responsabile di preservare gli abeti rossi italiani. La foresta è situata ad est del centro visitatori del Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino, che comprende un museo dedicato alla sacralità di questi alberi.
Per moltissimi anni gli alberi della Foresta dei Violini sono stati utilizzati per la fabbricazione di strumenti musicali, tra cui i famosissimi violini di Antonio Stradivari. Si ritiene infatti che gli alberi che crescono in questa foresta siano dotati di un'incredibile potenziale per la realizzazione di strumenti musicali raffinati e dal suono sottile e cristallino.
Si dice che il miglior momento in cui raccogliere il legname per lo strumento sia durante i periodi di luna calante all'inizio dell'inverno: questo permette di ridurre le quantità di linfa nel legno. Ancora oggi la Foresta dei Violini è considerata il punto di riferimento per la realizzazione di violini, violoncelli e pianoforti più pregiati al mondo.
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