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Prima di Tchaikovsky la musica classica era considerata un elemento secondario nell'ambito della danza classica, poiché il suo scopo era unicamente quello di fare da sfondo alle esibizioni dei ballerini in scena. Il balletto era dunque considerato principalmente un'arte del movimento e della figura, per cui i primi compositori non si cimentavano nella realizzazione di musiche particolarmente articolate e d'impatto. Alcune volte la musica non rispecchiava neanche la coerenza del sentimento in scena o addirittura non era presente.
Fu proprio Tchaikovsky a rivoluzionare il ruolo della musica nella danza classica, scrivendo per balletti come Il lago dei Cigni, La bella addormentata e Lo schiaccianoci, oggi famosi a livello mondiale. Grazie a Tchaikovsky la musica acquisì un'importanza fondamentale nel mettere in risalto non solo il virtuosismo tecnico del balletto, ma il dramma, il pathos e soprattutto l'emozione. Le sue opere riscossero fin da subito un enorme successo, tanto che la gente iniziò a frequentare gli spettacoli di balletto principalmente per ascoltare le musiche di Tchaikovsky. La maggior parte dei suoi successori, tra cui Sergei Prokofiev e Igor Stravinsky, presero spunto proprio dal suo stile per la realizzazione delle loro musiche e così nacquero capolavori come ad esempio The Firebird, Petrushka e The Rite of Spring.
Come spiega il professor Joseph Van Harn della University of Oklahoma, la musica da balletto è divisa in frasi di otto conteggi. Ogni conteggio corrisponde a una misura della musica, ad esempio otto misure corrispondono ad una frase. Inoltre ciascun conteggio è suddiviso in sottoconteggi, il cui numero è determinato dall'indicazione del tempo. Molti sanno o avranno certamente sentito dire che la musica è sostanzialmente costruita sulla matematica, per questo per un musicista “i tempi” indicati nello spartito sono fondamentali per comprendere il modo in cui il pezzo deve essere suonato e interpretato. Allo stesso modo per un ballerino questi tempi sono necessari per riprodurre il pezzo in modo corretto sia dal punto di vista tecnico che espressivo; un Adagio ad esempio sarà molto più lento e legato rispetto a un Allegro che è caratterizzato invece da un ritmo più rapido e staccato.
Analogamente all'azione teatrale, anche la ballerina di danza classica ha bisogno di esprimere il proprio stato d'animo in scena e lo fa avvalendosi di pause in cui si avvicina al partner in una forma conosciuta come pas de deux. Questi momenti hanno una funzione simile alle arie di un'opera, perché valorizzano l'espressività del balletto.
In una composizione che si rispetti, ad ogni nota deve corrispondere un'azione motivata sul palco, in modo tale da non lasciare nulla di prettamente tecnico e permettere all'arte della musica di valorizzare la danza classica.
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