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Una recente pubblicazione didattica di Chiara Strada
Chagall, Kandinskij, Hiroshige, Klee… possono spalancare le porte della nostra creatività. Scopriamo quanta musica può fluire dai loro dipinti, se solo accostiamo l’orecchio con profonda attenzione; rendiamoci conto di quanto sia infinitamente sottile il confine tra l’arte dei suoni e l’arte dei colori, delle forme, ma anche della poesia, della letteratura... Meravigliamoci di quanti artisti diversi coesistono rinchiusi in ognuno di noi, di come sia divertente restituire loro la libertà e di quanto sia importante sapersi esprimere attraverso di essi.
Musica in Cornice è un libro dedicato ai bambini delle scuole primarie e a tutti gli insegnanti desiderosi di condividere l’arte con i propri alunni. Propone sette giochi, in cui arte visiva e musica sono messe in stretta relazione: l’una scaturisce dall’altra, entrambe si chiarificano e si completano vicendevolmente. Ogni gioco inizia da un confronto interattivo con l’opera di un pittore famoso: i bambini, posti di fronte al dipinto, sono invitati a “entrarvi” per scomporlo, stravolgerlo, arricchirlo, servirsene per dare vita alle loro creazioni mediante l’uso dei colori o del collage. A tutto questo si associa una particolare attività musicale (l’ascolto, la body percussion, il canto, l’uso di strumenti musicali, l’improvvisazione, la danza…) attinente al soggetto dell’opera. Ogni quadro è una finestra aperta su un universo fantastico ed è qui che i bambini sono invitati, accolti e protetti. I pittori famosi, da grandi maestri si fanno compagni di gioco: nelle loro cornici intime e piacevoli ogni bambino si sente a proprio agio nell’esprimere le proprie emozioni per mezzo del linguaggio musicale e scopre come dalla propria mente possa sprigionarsi una fantasia ricca e originale.
L’idea è nata mentre lavoravo con un gruppo di giovani allievi di pianoforte. Una bambina, Marta, mi porta in regalo un disegno, in cui è rappresentata una barchetta che dondola sulle onde del mare, sopra di essa volano dei gabbiani e sotto di essa, sul fondale, dorme una gigantesca balena. Noto che la bambina ha lavorato su tre “dimensioni”: l’aria (i gabbiani) la superficie dell’acqua (la barchetta) e il fondo marino (la balena). Mi viene in mente il quadro “Tre Mondi” di Escher: sotto la superficie dell’acqua, su cui galleggiano delle foglie, s’intravede un pesce, mentre su di essa si specchiano degli alberi spogli. Queste tre realtà simboleggiano rispettivamente il mondo oggettivo, il mondo interiore e il mondo delle teorie (scientifiche, metafisiche, mistiche, ecc.).
Colgo l’occasione per lavorare sul concetto di tridimensionalità, per poi estenderlo a quello di polifonia in musica. Propongo ai miei allievi di realizzare un disegno costruito su tre strati: su un foglio bianco realizziamo uno sfondo e su due fogli di carta velina disegniamo gli altri due strati. Lascio che siano i bambini a scegliere il soggetto e a disegnarlo, cercando di intervenire il meno possibile (v. immagine).
Alla lezione successiva porto loro una fotocopia del quadro di Escher e tre brevi filastrocche ispirate ai suoi “Tre Mondi”:
CARPA SPECCHIO – L’han chiamata / Carpa Specchio / per le scaglie / luccicanti. / Rintanata / non distoglie / l’occhio vispo / dei viandanti.
VESTITO DI FOGLIE – Foglie d’aceri, / pioppi e platani, / come rondini, / lente planano. / Laghi e rivoli / si riscaldano / con un abito / d’oro e porpora.
DOPO LA BURRASCA – Dopo la burrasca / sopra le cortecce / non si trova traccia / d’una sola frasca. / Sembrano gli arbusti / spaventosi spettri / dalle lunghe braccia / nude come rocce.
Trasformiamo insieme le filastrocche in canzoni da suonare al pianoforte a tre mani, su tre registri diversi della tastiera (grave, centrale e acuto). Affinché il risultato armonico sia soddisfacente, propongo di utilizzare un pacchetto di note da me scelte. Associamo ogni sillaba a una di queste note, a cui diamo anche un valore ritmico. Il gioco è fatto: abbiamo composto un brano polifonico e politestuale!
La lezione di pianoforte si è trasformata in un laboratorio artistico a tutto tondo, di grande successo: i bambini si sono divertiti, sono entrati in contatto con un artista che non conoscevano e soprattutto hanno collaborato nel creare prima un disegno poi una composizione musicale, in un percorso in cui l’arte visiva (più tangibile) ha preparato mentalmente quella musicale (più astratta e dunque più complessa per la mente di un bambino).
Decido di sviluppare quest’idea nelle classi delle scuole primarie: propongo lo stesso gioco su Escher, adattandolo agli strumenti ritmici che ho a disposizione. Il gioco ha esito positivo e così decido di elaborare nuovi giochi che uniscono la pittura alla musica. Alcuni falliscono, altri piacciono. Musica in Cornice raccoglie tutti quelli che i miei alunni, giudici spietati, hanno duramente selezionato.
Grazie a questo lavoro mi sono immersa in un mondo che conoscevo poco e sono entrata in contatto con pittori straordinari. Affascinata dalle loro opere, non ho trascurato di conoscere le loro vite e il loro pensiero. Scopro, così, l’enorme potere dell’arte pittorica: ogni dipinto può coinvolgere lo spettatore in una dimensione fuori dal tempo ed evocare in lui immagini, visioni, storie nascoste nei propri ricordi o nel proprio mondo emozionale. Stimolata da questo viaggio nel mondo dell’arte, lascio che la mia mente si apra: ecco che inizio a inventare favole, poesie, filastrocche e canzoni, pronte per essere vissute, interpretate e reinventate dai miei allievi, perché è a loro che le dedico. Cerco di costruire ciascun gioco in modo che i bambini abbiano più libertà possibile nell’inserirsi con le proprie idee e nello scegliere il proprio ruolo; lo scopo, a questo punto, è indurli a lasciarsi ispirare dalle opere dei grandi pittori, per poi tirare fuori il proprio spirito sensibile, originale e sperimentatore. Raccolgo tutto nei miei appunti… e gli appunti pian piano diventano un libro, “Musica in Cornice”.
Io dedico questo mio lavoro a tutti gli insegnanti, musicisti e non musicisti: non sono richieste competenze specifiche, perché nel libro sono già contenuti gli elementi occorrenti e il cd offre le basi sufficienti per svolgere le attività proposte. Spero che ogni insegnante trovi, come me, una finestra in più per aprire, insieme con i bambini, la propria mente e una fantasia senza confini.
Gli ultimi titoli della Collana:
Paola Anselmi, Ines Melpa, Ugo Valentini: Ba Ba Settete
Enrico Strobino: Battimani
Stefano Baroni e Ciro Paduano: Questione di Stile
Silvia Cucchi: Il ‘sistema’ cervello e l’apprendimento musicale del bambino
Sestino Macaro nella Collana OSI
Sestino Macaro: Aluwasio
Sestino Macaro e Giovanni Piazza: Pentajazz
Tutta la collana (indicazioni per l’acquisto)
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