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di Simona Marchetti
Se tre indizi fanno una prova, @london_girl93 ne mette in fila almeno sette per rafforzare il concetto e spingere le altre fan come lei verso un’insperata One Direction. Ovvero, Zayn Malik sta tornando nel quintetto musicale più famoso degli ultimi anni, abbandonato a sorpresa lo scorso marzo «per vivere una vita da normale 22enne» (come disse al momento dei saluti), salvo poi iniziare una carriera solista (ha recentemente collaborato col rapper Mic Righteous per una rilettura di No type dei Rae Sremmurd). Ma visto che la «regola del tre» teorizzata da Agatha Christie ha sempre il suo bel perché, le dritte che lascerebbero pensare ad un possibile lieto fine della storia - con il sognato ritorno del figliol prodigo magari proprio durante un concerto (vedi la rinnovata apparizione di tutti e cinque i ragazzi sulla pagina tour del sito ufficiale) - sono: l’hashtag#ZaynIsComincBack diventato trend topic da ormai diverse ore; la misteriosa sparizione dalla pagina Facebook degli One Direction della lettera del 25 marzo che sanciva l’addio di Malik e la successiva ricomparsa della biografia di Zayn sul sito della band (sebbene molti giurino non sia mai stata tolta).
Tutto uno scherzo?
Se poi ci aggiungete che il 4 giugno il produttore Naughty Boy (ovvero, colui che ha preso il Malik post One Direction sotto la sua ala lavorativa) ha twittato (e successivamente cancellato) un criptico post che diceva «Made enough to go legit but you just can’t quit» e che i bookies ora danno il ritorno di Zayn 4 a 1, ecco che le speranze delle fan diventano (quasi) certezze. Sempre invece che non si sia trattato del crudele scherzo di qualche troll senza cuore, deciso a prendersi gioco di quelle Directioner che ancora non si capacitano dell’addio e sognano di sentire Malik che dice all’amico Liam (Payne) quel tanto sospirato «Don’t worry brother, I’m back». Per ora non è così, ma chissà che la One Direction alla fine non sia davvero quella, magari come sostiene E!Online in occasione dei prossimi Choice Awards, dove i cinque saranno tutti presenti, seppur ufficialmente ancora separati.
Fonte: www.corriere.it
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