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OperaLombardia inizia con Le nozze di Figaro

La stagione 2015/16 si inaugura il 24 settembre a Como sotto l’egida di Mario Martone e Stefano Montanari

La stagione 2015/16 si inaugura il 24 settembre a Como sotto l’egida di Mario Martone e Stefano Montanari

Grazie al prezioso contributo di Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identità ed Autonomie, Ministero dei beni e attività Culturali e di Fondazione Cariplo, che da anni sostengono le attività, è nata OperaLombardia, il nuovo brand che, come già avveniva per il Circuito Lirico Lombardo, raggruppa in un unico grande cartellone d’opera i cinque teatri di tradizione della Lombardia che vantano, inoltre, come partner l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e il Teatro alla Scala. Il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Fraschini di Pavia e, da quest’anno, la Fondazione Donizetti di Bergamo, da sempre co-produttori di Opere Liriche, si uniscono per condividere anche strategie di comunicazione, per rafforzare la loro capacità di attrattiva turistica oltre che per rilanciare in tutto il mondo la produzione dei teatri tipicamente italiani. Ognuno con la sua specifica identità, ma unito agli altri dalla volontà di produrre grandi opere per un pubblico di appassionati e non, che sempre di più ricerca la qualità. Cinque i titoli promossi per la stagione 2015/16 ognuno con una caratteristica che lo rende un evento unico. Stagione d’opera 2015/16 La stagione di OperaLombardia si apre il 24 settembre a Como con Le nozze di Figaro, affidate a Mario Martone, artista oggi particolarmente legato alla regia cinematografica ma dalla formazione spiccatamente teatrale. La produzione vedrà protagonisti i vincitori del 66° Concorso Aslico guidati dalla prestigiosa bacchetta di Stefano Montanari. Con questa produzione prosegue il progetto triennale Mozart-Da Ponte che vede impegnati giovani cantanti diretti da affermati registi. OperaLombardia propone, poi, La Bohème con la regia di Leo Muscato noto al pubblico per le letture innovative dei suoi spettacoli; l'allestimento, proveniente dal Macerata Opera Festival, viene ripreso ed adattato ai palcoscenici dei nostri teatri. Anche in questo lavoro di Muscato il progetto di regia presenta un taglio moderno, dinamico e contestualmente toccante e poetico, incorniciando un momento della storia italiana, quello degli anni ’60, che più di altri si confà alle vicende bohèmienne. La direzione è affidata a Giampaolo Bisanti, bacchetta familiare al pubblico e presenza costante degli allestimenti firmati da OperaLombardia. Al teatro francese – L’échelle de soie, opéra comique di François-Antonine-Eugène de Planard – si rivolse il librettista Giuseppe Foppa per confezionare La scala di seta, una farsa da offrire a Gioachino Rossini per il Teatro S. Moisé di Venezia. Il soggetto e le fonti sono le stesse impiegate nel 1792 da Cimarosa per il suo Matrimonio segreto: ancora nozze clandestine, dunque, sullo sfondo di incalzanti e caotici avvenimenti, tra equivoci e bisbetici capricci, affetti e gelosie, puntigli e fremiti, fino alla benedizione delle due coppie a conclusione dell’opera. La farsa rossiniana sarà diretta da Francesco Ommassini, in un allestimento del Rossini Opera Festival dal fortissimo impatto visivo, a firma di un altro regista di grande interesse, ovvero Damiano Michieletto, noto al pubblico per le originali riletture delle opere che mette in scena e le "acrobazie" scenotecniche di Paolo Fantin che lo affianca in ogni allestimento. Amori ostacolati e burle di famiglia, languidi sospiri e malizie al femminile sono anche i temi del Don Pasquale di Gaetano Donizetti, che il pubblico potrà apprezzare sotto la direzione di Christopher Franklin in un frizzante allestimento di Andrea Cigni, che ha già riscosso un grandissimo successo nel 2014 in una tournée nei teatri francesi di Clermont Ferrand, Reims, Rouen e Vichy. L’opera ricalca e recupera i tipici elementi della commedia dell’arte tutta italiana (la coppia di giovani che si amano, il vecchio che li ostacola, l’amico che sventa i suoi piani) per trasformare una storia stereotipata in una reale e coerente, ancora oggi attuale. A febbraio 2016 ricorre il bicentenario della nascita di Gaetano Fraschini, uno dei tenori più importanti della scena teatrale ottocentesca, apprezzato particolarmente da Donizetti e Verdi. Nel 1859, al Teatro Apollo di Roma, fu il primo interprete di Riccardo in Un ballo in maschera, opera di straordinaria bellezza scelto come titolo verdiano per la stagione 2015/2016, proprio in omaggio a Fraschini, cui uno dei teatri di OperaLombardia è intitolato. Un’opera dall’enorme potenza emotiva: l’orchestrazione perfetta e la drammaturgia stringente ne fanno un caposaldo del percorso creativo verdiano. Il titolo vanta un elegante nuovo allestimento di Nicola Berloffa, affiancato dalla sicura bacchetta di Pietro Mianiti. Molte le novità che non tradiranno le aspettative del pubblico che sempre di più si appassiona al mondo dell’opera.

Fonte: www.amadeusonline.net

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