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Partita del cuore a nervi tesi, Ramazzotti accusa: «Mi hanno detto “Ti ammazzo qui davanti a tutti”»

Prima, in campo, una rissa tra Nedved, il rapper Moreno e altri, poi il cantante racconta dei toni usati da un avversario. Il riferimento sarebbe diretto a Luca Barbarossa

Prima, in campo, una rissa tra Nedved, il rapper Moreno e altri, poi il cantante racconta dei toni usati da un avversario. Il riferimento sarebbe diretto a Luca Barbarossa

Altro che partita del cuore. In campo si scopre che si sono usati toni da sfida per la retrocessione. Con risse sgambetti e, perfino, minacce di morte. La gara finisce 4-4 con doppietta di Del Piero e gol di Nedved, ma la scena che tutti ricorderanno è la sgambettata del dirigente della Juventus, ex Pallone d’oro nel 2003 al rapper Moreno, reo di avergli fatto un tunnel. Ne è nato un parapiglia che ha visto coinvolti oltre a Nedved e Moreno, anche Eros Ramazzotti, Raul Bova, Massimo Giletti, Fabio Galante e Luca Barbarossa. Sarebbe proprio Barbarossa ad aver indirizzato una minaccia a Eros Ramazzotti, come il cantante ha riferito su Instagram senza però fare nomi: «Mi hanno detto t’ammazzo qui davanti a tutti». Ma Barbarossa racconta, alla Gazzetta dello Sport, di «non ricordare quelle parole»: «Abbiamo litigato, ma per me è finita lì, sul campo. Io non ho Instagram. Ieri mattina gli ho inviato un sms sottolineando che per me non ci sono strascichi - ha detto Barbarossa - Per me Eros è come un fratello più piccolo, gli voglio bene, non mi aspettavo una reazione del genere». Uno spettacolo non proprio da partita di beneficenza, anche se in campo c’era la Nazionale Cantanti e dall’altra la formazione dei Campioni per la Ricerca, una formazione che vedeva tra le sue fila Elkann, Agnelli, Del Piero, Nedved e Allegri.

La lite in campo
Giocavano allo Juventus Stadium per devolvere l’incasso alla Fondazione Telethon, quella piemontese per la Ricerca sul Cancro e per dotare di nuove strutture il centro di Candiolo. «È un incontro di solidarietà, dovrebbe esserci lo stesso spirito anche sul terreno di gioco» ha detto infuriato a fine gara Enrico Ruggeri.
La partita si è poi trasferita sui social, con toni decisamente accesi, a partire da quanto scritto da Eros Ramazzotti su Instagram, senza però esplicitare a chi si riferisse. «Quando una persona in un campo di calcio in una partita benefica ti dice: “se mi ritocchi ti ammazzo qui davanti a tutti”, tu che fai?? Prendi e te ne vai????. Io - afferma Ramazzotti - non ho fatto altro che andare di fronte a lui dicendogli di uccidermi, ne più e ne meno. Io sono buono ma le ingiustizie e le minacce non le accetto. La sua reazione poteva e doveva essere molto più pacata ed intelligente. Comunque la vita va avanti, ringrazio tutti quelli che ogni giorno fanno qualcosa per qualcuno che ce ne ha bisogno, senza fare i fenomeni e i giocolieri saltimbanchi prendendo per il culo gli altri, ma impegnandosi veramente con il cuore». Premio di consolazione, per tutti, sono stati gli incassi: oltre un milione e mezzo di euro che, nonostante lo spettacolo non proprio edificante sul campo da gioco, andranno per fare del bene. Quel bene che in campo non si è proprio visto.

Fonte: www.corriere.it

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