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Roberto Russi, Le voci di Dionisio. Il dionisismo novecentesco e le trasposizioni musicali delle 'Baccanti', Brossura pp. 219, Edt 2009, Codice EAN: 9788860403773
Contenuti
Edipo, Medea, Antigone: personaggi del teatro antico che hanno continuato ad
accendere la fantasia degli artisti di tutte le epoche. Nel Novecento, tuttavia,
è un'altra divinità della mitologia greca a imporsi all'attenzione
della cultura e del pensiero contemporanei: Dioniso, ibrido, misterioso, contraddittorio,
fonte di fascino fin da quando Nietzsche ha cominciato a interpretare il dionisiaco
come una categoria estetica. Dioniso incarna e ridefinisce le polarità
insite nell'essere umano, rappresenta l'evasione verso un orizzonte diverso,
la nostalgia di un altrove assoluto; è dunque anche simbolo della magia
teatrale e dell'opera in musica. Nel Novecento, proprio un genere in crisi,
in cerca di una nuova immagine di sé, come il teatro musicale, si rivolge
al dio dell'alterità e al testo che, nell'antichità classica,
più lo rappresenta: le Baccanti di Euripide. Compositori noti e meno
noti, come Szymanowski, Wellesz, Ghedini, Partch, Henze, Buller, Bortz sono
andati in cerca del proprio Dioniso per metterlo in scena, provandone ogni volta
il potere sul teatro e nel teatro, e comprendendo che l'unico modo per avvicinarsi
a Dioniso è quello di entrare nel suo gioco. Questo libro prende avvio
da alcune riflessioni sul Dioniso nietzschiano, ripercorre alcune delle principali
riletture novecentesche del dionisiaco e si propone di mostrare come la riflessione
moderna sul dionisismo abbia trovato un ulteriore importante contributo proprio
nelle trasposizioni musicali delle Baccanti.
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