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Yang In Mo è il vincitore dell\'edizione numero 54 del Premio Paganini

Al termine delle sei esecuzioni di livello qualitativo molto elevato e performance emozionanti, ricche di passione , la Giuria, presieduta da Fabio Luisi, ha assegnato il Premio Paganini a Yang In Mo, classe 1995, della Corea del Sud. Seconda classificata Mohri Fumika, terzo Menzel Albrecht. Al quarto posto si è classificato Pasko Diana, al quinto Suh Elly e al sesto posto Medjaniks Dainis. Grande successo per il concorso internazionale. Durante le finali di sabato 7 e domenica 8 marzo si sono registrate oltre 2500 presenze di pubblico; collegate via streaming 53 nazioni, 5 continenti con oltre 8200 contatti

Al termine delle sei esecuzioni di livello qualitativo molto elevato e performance emozionanti, ricche di passione , la Giuria, presieduta da Fabio Luisi, ha assegnato il Premio Paganini a Yang In Mo, classe 1995, della Corea del Sud. Seconda classificata Mohri Fumika, terzo Menzel Albrecht. Al quarto posto si è classificato Pasko Diana, al quinto Suh Elly e al sesto posto Medjaniks Dainis. Grande successo per il concorso internazionale. Durante le finali di sabato 7 e domenica 8 marzo si sono registrate oltre 2500 presenze di pubblico; collegate via streaming 53 nazioni, 5 continenti con oltre 8200 contatti

Al termine delle sei esecuzioni di livello qualitativo molto elevato e performance emozionanti, ricche di passione per concorrenti il cui grado di preparazione ha confermato l’assoluto prestigio del “Premio Paganini”, unico nel panorama internazionale, la Giuria, presieduta da Fabio Luisi, ha ritenuto di assegnare il Premio a Yang In Mo. Secondo gradino del podio a Mohri Fumika e terzo a Menzel Albrecht. Al 4° posto si è classificato Pasko Diana, al 5° posto Suh Elly e al 6° posto Medjaniks Dainis.

Yang In Mo, Corea del Sud, si è aggiudicato, oltre al Premio Paganini, anche i mille euro del Premio Associazione Amici del Carlo Felice e del Conservatorio Paganini offerto dall’Associazione al concorrente semifinalista per la migliore esecuzione del brano contemporaneo appositamente scritto per il Premio dal compositore italiano Ivan Fedele e il premio di 3 mila euro come concorrente più giovane ammesso in finale, offerto in memoria del dottore Enrico Costa dalla famiglia Costa. Inoltre, è stato il vincitore del premio alla memoria del maestro Ruminelli offerto dalla famiglia Ruminelli per aver ottenuto nella finale il maggior riconoscimento da parte del pubblico.

L’Orchestra della Fondazione Teatro Carlo Felice è stata diretta da Yi-Chen Lin. Durante le finali di sabato 7 e domenica 8 marzo, si sono registrate oltre 2500 presenze di pubblico, collegate via streaming 53 nazioni,5 continenti con oltre 8200 contatti.


Percorso dei finalisti 
Provenivano da Lettonia, Germania, Giappone, Russia, Stati Uniti e Corea del Sud, tre donne e tre uomini, i sei violinisti che hanno partecipato alla fase finale del 54° Concorso Internazionale di Violino Premio Paganini sabato 7 e domenica 8 marzo al Teatro Carlo Felice.

I loro nomi sono scaturiti dalle semifinali che si sono disputate il 3 e il 4 marzo, sempre al Teatro Carlo Felice, davanti ad una platea molto attenta di esperti ed appassionati.

I super finalisti sono stati Medjaniks Dainis, Menzel Albrecht, Mohri Fumika, Pasko Diana, Suh Elly, Yang In Mo.

La formula quest’anno prevedeva anche alcuni “Premi speciali”.

Tan Yabing, Cina, ha vinto il Premio di 3 mila euro alla memoria di  Renato  e Mariangiola De Barbieri  offerto dall’Associazione culturale e benefica  Renato e Mariangiola De Barbieri come semifinalista per la miglior interpretazione dei Capricci di Paganini.

Gli altri premi speciali (ricordiamo il Premio Associazione Amici del Carlo Felice e del Conservatorio Paganini,  il premio in memoria del dottore Enrico Costa e il premio alla memoria del maestro Ruminelli) sono stati vinti da Yang In Mo.

La Giuria ha faticato a scegliere i migliori, grazie al livello qualitativo molto elevanto delle esecuzioni e al grado di preparazione dei finalisti. Merito di questo successo è dato anche della nuova formula, ancora più “internazionale”: i violinisti sono scaturiti, infatti, da quattro appuntamenti eliminatori che si sono svolti lo scorso anno a Genova, New York, Vienna e Tokyo.

“Il Premio Paganini rappresenta un’eccellenza culturale di Genova e l’Amministrazione civica lo sta rilanciando con una formula rinnovata – ha detto l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla – Il prestigio internazionale di questo Concorso è testimoniato dall’emozione e dall’impegno dei giovani violinisti che vi partecipano. Per essi si tratta di un investimento importante in vista del proprio futuro artistico. E poi lasciatemi sottolineare ancora una volta la bravura di questi ragazzi: le loro esibizioni sono davvero emozionanti”.

La Giuria, presieduta dal Maestro Fabio Luisi, era composta da sette membri di chiara fama internazionale, scelti tra esponenti di Istituzioni musicali, critici musicali, musicisti, di diverse nazionalità, professionisti riconosciuti per la loro esperienza, competenza, integrità e imparzialità. Oltre al direttore d’orchestra Fabio Luisi, ne fanno parte Heiner Madl (vicepresidente), manager dell'Orchestra Philarmonica di Zurigo, violinista e violista; Enrico Girardi, redattore e critico musicale del Corriere della sera; Steve Roger, direttore dell’Agenzia artistica “Caecilia” di Ginevra; Bartlomiej Niziol, violinista, spalla dell’Orchestra Philharmonia Zürich; Pavel  Berman, violinista e concertista; Giuseppe Acquaviva, direttore artistico del Teatro Carlo Felice di Genova.
 

Fonte: www.comune.genova.it

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